A Buckingham Palace, quando Meghan, la moglie di origine afroamericana del principe Harry, era incinta, c'era chi si chiedeva con preoccupazione quanto sarebbe stata scura la pelle del nascituro, il piccolo Archie. Lo ha raccontato Meghan, la duchessa di Sussex, nell’intervista ad Oprah Winfrey: un’intervista attesa da mesi (trasmessa per ora solo in Usa e che, nel Regno Unito, vedranno stasera) e della quale, c'è da scommettere, si parlerà per anni: qualunque cosa la Casa reale si attendesse, quello che infatti è emerso è molto peggio.
Meghan ha raccontato di aver avuto pensieri «metodici» di suicidio, il principe che i rapporti con il padre divennero ad un certo punto così difficili che Carlo smise di rispondergli, la coppia ha anche accusato velatamente il Palazzo di razzismo. Harry ha detto che «fa male» il fatto che la sua Famiglia non si sia pronunciata contro gli articoli «con sfumature colonialistiche» scritti dai tabloid su sua moglie.
«Non volevo più vivere"
Meghan Markle non solo ha raccontato di aver voluto morire ma anche che chiese aiuto, ma invano. La duchessa ha accusato Buckingham Palace di averla messa a tacere e di non averla protetta mentendo per proteggere gli altri membri della Famiglia reale. L’ex attrice americana sostiene di essere rimasta vittima di un’autentica «campagna di denigrazione": ha raccontato di essere arrivata a Londra «ingenuamente» ("Non sono cresciuta sapendo molto della Famiglia reale"), di non sapere cosa l’attendesse, non sapeva neppure di doversi inchinare al cospetto della regina e glielo disse Harry, poco prima che la incontrasse per la prima volta.
La duchessa ha raccontato che, quando era incinta di Archie, un membro della famiglia (di cui non ha voluto fare il nome) sollevò «con Harry» il tema della pelle del nascituro: c'erano «preoccupazioni e conversazioni su quanto scura potesse essere la sua pelle quando era nato».
E ancora a proposito del piccolo Archie, ha sostenuto che sia stato trattato in maniera diversa dagli altri nipoti, che la Famiglia reale ha cambiato le regole interne perchè non voleva che fosse principe e che di conseguenza il piccolo non ha avuto le garanzie di sicurezza legate al titolo. «Il titolo più importante che avrò mai è 'mamma'. Ma l’idea che nostro figlio non sia al sicuro e anche l’idea che il primo membro di colore in questa famiglia non abbia lo stesso titolo degli altri nipoti....».
Meghan ha aggiunto che si sentiva sola e che il Palazzo non fece nulla per proteggerla. E ha anche dato la sua versione di un episodio di cui i tabloid hanno scritto tantissimo, la lite con la cognata Kate avvenuta qualche giorno prima delle nozze: ha confermato che la discussione avvenne perchè c'era una discordanza di vedute su come dovesse essere vestita la damigella, Charlotte, ma ha sostenuto che non fu lei a far piangere Kate, bensì il contrario; qualche giorno dopo Kate, «una brava persona», si scusò inviandole un mazzo di fiori e un biglietto.
Meghan comunque ha distinto tra i membri della Famiglia reale e «le persone che la gestiscono», aggiungendo che «la regina per esempio, è sempre stata meravigliosa». Harry -che ha raccontato di aver temuto ad un certo punto che «la storia si ripetesse», alludendo alla tragica morte della madre, Diana- ha negato di aver tenuto nascosto alla nonna la decisione di voler lasciare Londra (ebbe con lei tre telefonate prima dell’annuncio ufficiale); e invece ha raccontato che, ad un certo punto, il padre smise di rispondere alle sue telefonate e pretese che lui gli comunicasse i suoi piani per iscritto. «Sono davvero deluso perchè ha passato qualcosa di simile, sa cos'è il dolore ... e Archie è suo nipote. Ma allo stesso tempo, ovviamente lo amerò per sempre», così come il fratello, il principe William ma entrambi -ha continuato - «sono intrappolati» nelle convenzioni della monarchia: «Non possono andarsene. E ne ho una grande compassione».
Harry ha aggiunto anche che la Famiglia non lo sostiene più finanziariamente (a lui sono rimasti i soldi dell’eredità della madre, Diana) ed per questo che la coppia ha stretto accordi con Netflix e Spotify.
I duchi hanno anche reso noto il sesso del bimbo che lei porta in grembo -è una femmina- e che si sposarono tre giorni prima della cerimonia ufficiale davanti a milioni di persone: «Chiamammo l’arcivescovo di Canterbury. Quella era per il mondo, ma noi volevamo qualcos'altro». Poi la conclusione:
"Senza alcun dubbio, lei mi ha salvato», ha detto il principe. E lei con lo sguardo adorante: «Lui certamente ha salvato la mia vita».
Adesso resta da vedere cosa risponderà la Famiglia reale. Tutti i membri più altolocati (la regina, il principe Carlo, i duchi di Cambridge) prima dell’intervista hanno dato una prova di unità mostrandosi insieme in uno special della Bbc per le celebrazioni del Commonwealth Day. La regina ha fatto un appello all’unità e al senso del dovere che a molti è sembrato un monito rivolto proprio ai due 'fuggiaschi' e, ha fatto sapere Buckingham Palace, non è rimasta in piedi nella notte per vedere l’intervista, anzi pare che abbia deciso di «ignorarla». Stamane però, quando farà colazione nel castello di Windsor, sarà doverosamente ragguagliata. E c'è da augurarsi che non le vada di traverso il toast imburratto.
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