Dai profili social riconducibili a Noah Green, l'aggressore di Capitol Hill, emergerebbe come il 25enne soffrisse probabilmente di disturbi mentali. Sui social, riportano i media Usa, sosteneva di avere paura dell'Fbi e della Cia e di essere nel mirino del governo federale che voleva ottenere il controllo della sua mente.
Seguace di Louis Farrakhan
In diversi post si professava poi un ammiratore e seguace di Louis Farrakhan, religioso statunitense di 87 anni, musulmano, leader della Nation of Islam, più volte al centro di polemiche per alcuni suoi discorsi considerati antisemiti, omofobi e misogini. Green descriveva Farrakhan come "Gesù, il Messia" e il suo padre spirituale.
"Governo Usa nemico numero uno per la comunità afroamericana"
Poche ore prima dell'aggressione il 25enne, una laurea in finanza conseguita nel 2019 alla Cristopher Newport University, in Virginia, su Instagram aveva affermato come il governo Usa è "il nemico numero uno" per la comunità afroamericana. In una biografia online dei tempi dell'università scriveva poi che la persona della storia che avrebbe voluto incontrare era Malcolm X, e in alcuni post si firmava 'Brother Noah X'.
La donazione alla Nation of Islam
Tra il materiale pubblicato da Green, anche un certificato che attesta la donazione di oltre mille dollari a favore della Nation of Islam e i video di alcuni discorsi di Farrakhan, uno dei quali è intitolato 'La distruzione divina dell'America'. "Il Ministro - commentava Green riferendosi a Farrakhan - è qui per salvare me e il resto dell'umanità, anche se questo vuol dire affrontare la morte".