Venerdì 15 Novembre 2024

"Bomba sull'aereo", così Minsk ingannò i piloti per catturare Protasevich. Sanzioni Ue

«C'è una bomba sull'aereo che potrebbe essere fatta esplodere sopra Vilnius». Alle 9.30 di domenica scorsa un operatore dell’aeroporto di Minsk, citando "informazioni dei servizi speciali», avvertiva la cabina di pilotaggio del volo Ryanair diretto a Vilnius. Le prime ricostruzioni arrivano dalle conversazioni tra un operatore aeronautico di Minsk ed il cockpit dell’aereo. Di Protasevich, il reporter arrestato dopo l'atterraggio, al momento non si sa nulla. L'ultima apparizione in un video in cui confessava di aver tramato per la rivolta, delle dichiarazioni che potrebbero valergli 15 anni di carcere. Le Nazioni Unite si sono già mosse, esigendo la liberazione immediata del giornalista. Intanto le sanzioni disposte dall'Ue iniziano a farsi sentire, con pesanti limitazioni per le tratte che coinvolgono i cieli di Minsk. Questo avrà conseguenze anche economiche, dato che ogni sorvolo porta denaro alle casse dello Stato. Il presidente americano Joe Biden ha lodato l’iniziativa degli alleati europei, ed ha chiesto ai suoi di studiare sanzioni mirate a stelle e strisce, spingendo per l'apertura di un’indagine internazionale. Il Cremlino al momento resiste come alleato unico di Minsk, con il portavoce di Vladimir Putin che ha espresso «rammarico» per le decisioni adottate al Consiglio Ue dato che, a detta sua, “le autorità bielorusse hanno agito nel rispetto delle norme internazionali”. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha poi chiamato oggi la sua controparte a Minsk Vladimir Makei e si è detto «soddisfatto» per l’offerta bielorussa di garantire un’indagine «trasparente» sull'accaduto. Insomma, il feeling è intatto. Mosca, comunque, nega qualunque responsabilità nella vicenda. Con le conversazioni con i piloti che confermano i motivi delle preoccupazioni internazionali: l’operatore bielorusso ha espressamente invitato il comandante dell’aereo a scegliere Minsk. «Diversi aeroporti» hanno ricevuto l’email d’allarme, ma «la nostra raccomandazione» per «motivi di sicurezza» è di atterrare nella capitale bielorussa. «E' la nostra raccomandazione», ha ribadito l’operatore al pilota che chiedeva se l’indicazione arrivasse da Ryanair o dalle autorità aeroportuali degli scali di partenza o arrivo. Ora resta da capire quale sarà il destino della compagna di Roman Protasevich, la russa Sofia Sapega, che dopo essere stata fermata all’aeroporto, è stata condannata oggi a due mesi di arresto e misure cautelari poiché sospettata di aver commesso "crimini penali» nell’agosto-settembre del 2020, ovvero proprio nel periodo caldo delle proteste.

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