C'è allarme tra i giovani cinesi per la notizia che l’Università di Shanghai avrebbe chiesto a tutti i college di «stilare una lista» degli studenti Lgbtq+ fornendo informazioni sul loro «stato mentale». Lo riporta il Guardian. Un fatto inquietante che è stato denunciato sui social media, il cinese Weibo ma anche Twitter, dove è stato pubblicato lo screenshot della direttiva nella quale l’università chiede di "indagare e ricercare» gli studenti che fanno parte della comunità Lgbtq+ e di «trovare informazioni sulle loro condizioni psicologiche», la loro posizione politica, i loro contatti sociali e altri non meglio precisati «requisiti rilevanti». L'università di Shanghai non ha risposto alle richieste del Guardian di commentare ma dopo qualche ora il post è sparito dai social media. La paura è che questo tipo di informazioni possano essere sfruttate per colpire gli studenti identificati. Tanto più che di recente le autorità cinesi hanno preso di mira gruppi di femministe e, in generale, nel Paese si è un clima di intolleranza nei confronti delle minoranze sessuali. In passato nei campus universitari cinesi la comunità Lgbtq+ era molto attiva, ma negli ultimi anni è stata sempre più emarginata. L’anno scorso è stata annunciata la chiusura dello Shanghai Pride, l’unica grande manifestazione dell’orgoglio gay.
Choc in Cina, l'Università di Shanghai chiede di conoscere i nomi degli studenti gay
La paura è che questo tipo di informazioni possano essere sfruttate per colpire gli studenti identificati. Tanto più che di recente le autorità cinesi hanno preso di mira gruppi di femministe
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