Domenica 22 Dicembre 2024

El Salvador: i bitcoin hanno corso legale insieme al dollaro

El Salvador è da oggi l'unico Paese al mondo in cui il bitcoin ha corso legale insieme alla moneta nazionale, il dollaro. Il progetto di introduzione della criptovaluta negli scambi commerciali salvadoregni è stato annunciato all'inizio di giugno dal presidente Nayib Bukele, e subito trasformato in legge dal Parlamento ampiamente controllato dalle forze filogovernative. Gli operatori economici e gli esercizi commerciali, secondo la legislazione approvata, sono obbligati ad accettare la criptovaluta e tutti i prezzi di prodotti e servizi devono essere espressi sia in dollari sia in bitcoin. Tuttavia stipendi e pensioni, hanno precisato fonti governative, continueranno ad essere pagati in dollari, mentre il cittadino, ha indicato Bukele in una dichiarazione dal contenuto ambiguo riguardante il bitcoin, "può accettarlo, ma non riceverlo". Lo stesso capo dello Stato, molto attivo in queste ore sui social, ha sostenuto via Twitter che "come avviene per ogni innovazione, il processo del #Bitcoin in El Salvador ha una curva di apprendimento. Qualsiasi cammino verso il futuro è così, e non si otterrà tutto in un giorno, o in un mese". Bukele ha inoltre reso noto che il governo dispone già di 400 bitcoin che, al cambio ufficiale di ieri contro dollaro (51.923,8) ha comportato ieri un esborso di 20,7 milioni di dollari. A partire da oggi i cittadini disporranno di una app chiamata Chivo e, nel caso decidessero scaricarla sul loro cellulare, riceveranno in regalo un bitcoin equivalente a 30 dollari. Il governo ha inoltre promesso che nel prossimo futuro saranno installati 200 bancomat dedicati e 50 punti di informazione pubblici. Il capo dello Stato gode nel Paese di una grande popolarità che sta usando per far accettare alla popolazione la sfida della criptovaluta, ma per il momento i sondaggi non gli sono favorevoli. Secondo uno dell'Istituto dell'opinione pubblica (Iop), il 66,7 % della popolazione ritiene che la legge Bitcoin debba essere abrogata e il 65,2 % è contrario al fatto che il governo utilizzi fondi pubblici per finanziare la sua introduzione.

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