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Russia, sparatoria all'Università di Perm: sei morti. L'autore è in ospedale - VIDEO

Una persona non identificata ha aperto il fuoco in uno degli edifici dell’Università Statale di Perm in Russia, ferendo diverse persone. Lo riporta la Tass citando le informazioni preliminari diffuse da una fonte delle forze dell’ordine. «Una persona non identificata è entrata nell’edificio universitario e ha aperto il fuoco. Alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium delle università per nascondersi dall’aggressore. Alcuni studenti sono saltati fuori dalle finestre. Le forze dell’ordine si stanno dirigendo sul posto», ha osservato la fonte, aggiungendo che ci sono persone.

Sono sei i morti della sparatoria all’università di Perm (negli Urali), lo ha detto il comitato investigativo russo. «Diverse sono ferite. Il bilancio delle vittime è in fase di determinazione», afferma in un comunicato il comitato che si occupa delle principali indagini penali del paese.

— Mike Eckel (@Mike_Eckel) September 20, 2021

E’ stato arrestato l’aggressore che ha fatto irruzione nell’Università di Perm sparando a studenti e professori. L’Università ha riferito che quattro persone sono state ferite nella sparatoria. «Alle 11 circa, una persona sconosciuta con una pistola non letale è entrata nel campus dell’Università di Perm e ha aperto il fuoco in strada. Siamo a conoscenza di quattro persone ferite», scrive l’università sui social media. «Tutti i servizi della città e dell’università sono in massima allerta. Vi terremo informati». Tutte le lezioni sono per ora annullate.

L’autore della strage a Perm non è morto, come invece è stato affermato in precedenza da fonti ufficiali. Al momento si trova infatti in ospedale ed è vivo. Lo ha detto il Comitato Investigativo russo, citato da RIA Novosti.

Si tratterebbe di uno studente di 18 anni, Timur Bekmansurov: lo riporta la testata indipendente Meduza che cita a sua volta i canali Telegram di 112 e Baza. Mash - altro media attivo su Telegram - ha scritto che stava studiando alla facoltà di legge dell’università,  specializzandosi in scienze forensi. Prima della sparatoria, Bekmansurov avrebbe scritto un post su VKontakte - il Facebook russo - in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. «Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada», recitava il post. VKontakte ha poi cancellato il messaggio.

Gli inquirenti hanno specificato che ci sono anche 24 feriti, di cui almeno 19 raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Il bilancio definitivo deve essere ancora stabilito. Alcuni degli studenti sono rimasti feriti fuggendo dalle finestre.

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