Un tribunale del Vietnam ha condannato un uomo a due anni e mezzo di reclusione per aver violato le regole di contenimento del Covid-19 e aver contagiato almeno quattro persone, lo riferiscono i media locali. Secondo il giornale VnExpress, Phan Van Hoa, 39 anni, è stato dichiarato colpevole di «diffusione di gravi malattie infettive pericolose ad altri» dal tribunale della città costiera centrale di Phan Rang.
Il caso
Hoa ha guidato il suo camion il 6 luglio da Ho Chi Minh City (l'ex Saigon), che dalla fine di aprile è stata epicentro della più devastante ondata di covid del Paese, alla sua città, Phan Rang, ma non ha rispettato la regola di compilare una dichiarazione sanitaria e di isolarsi per due settimane. Invece di completare la quarantena, ha visitato diversi luoghi e ha partecipato alla commemorazione di un defunto, dove ha avuto contatti con decine di persone e ha vissuto una vita normale fino a quando otto giorni dopo ha sviluppato una febbre e mal di gola ed è risultato positivo al coronavirus.
Le autorità hanno rintracciato tutti i suoi contatti durante quei giorni e hanno individuato quattro contagiati. Da questo sono nate le accuse contro il camionista quando si è ripreso dalla malattia.
Il 7 settembre, un uomo era stato condannato a cinque anni di reclusione nel sud del paese per lo stesso reato dopo aver infranto le leggi anti-virus e infettato otto persone, una delle quali è morta. Nonostante vari gradi di confinamento da maggio, le autorità vietnamite non sono state in grado di arginare la pandemia che al momento fa registrare più di 742.000 contagiati e 18.400 morti finora.
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