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Covid, nuovo rimbalzo nel Regno Unito: 45mila casi e 157 morti in 24 ore

Nuovo rimbalzo dei contagi da Covid nel Regno Unito, con 45.066 casi censiti nelle ultime 24, picco da luglio. Rimossi l’obbligo di mascherine al chiuso e di ogni tipo di distanziamento, i contagi da coronavirus nel Regno Unito sono tornati a salire sensibilmente. Lo certificano i dati ufficiali odierni, che indicano inoltre ancora 157 morti giornalieri: fino a una somma da inizio pandemia pari a oltre 138.000 decessi calcolati con gli stessi parametri degli altri Paesi (150.000 considerando anche le stime sulle concause). Stabile comunque il totale dei casi più gravi e dei ricoveri negli ospedali, fermi a quota 7000 circa grazie anche all’effetto scudo almeno parziale attribuito ai vaccini, con circa l’80% dell’intera popolazione over 12 al momento doppiamente immunizzata.

Inchiesta su laboratorio Gb: "Sbagliati 43.000 test"

Le autorità sanitarie pubbliche britanniche hanno avviato un’indagine su un laboratorio di Wolverhampton, in Inghilterra, sospettato di aver fornito risultati sbagliati a 43.000 persone che s'erano sottoposte a test molecolare Covid. Lo ha reso noto il servizio di test and tracciamento del sistema sanitario nazionale (Nhs), evocando un possibile problema «tecnico» dietro l’accaduto. La collaborazione con il laboratorio in questione - uno dei tanti che cooperano con l’Nhs nel Regno Unito sul fronte della pandemia - è stata per ora sospesa, mentre contatti sono stati avviati per avvertire tutti i pazienti coinvolti del possibile errore. I sospetti sono nati dopo che numerose persone, risultate positive alla prova del test antigenico fai da te, erano state poi dichiarate invece negative: e tutte dopo che i loro campioni erano stati analizzati da questo specifico laboratorio. Andrea Riposati, amministratore delegato di chiare origini italiane dell’azienda che controlla la struttura in questione, l'Immensa Health Clinic, ha assicurato la massima cooperazione con l’indagine. «Abbiamo l’orgoglio di aver esaminato 2,5 milioni di campioni per conto del servizio di test and tracing dall’inizio della pandemia e non vogliamo che questa vicenda o qualsiasi altra rappresenti una macchia su lavoro fatto», ha dichiarato.

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