Il primo ministro iracheno Mustafa al-Kazimi è rimasto «illeso» dopo che un «tentativo di assassinio fallito» sabato sera con un «drone bomba» ha preso di mira la sua residenza nella Zona Verde di Baghdad. Non c'è stata un’immediata rivendicazione di responsabilità per l’attacco e non si sa ancora se ci sono feriti, né l’entità dei danni.
Usati tre droni, due abbattuti: uno a segno
Nell’attacco sferrato oggi contro la residenza del primo ministro iracheno Moustafa al-Kadhemi sono stati usati tre droni, due dei quali sono stati abbattuti dai membri della sicurezza del premier: lo rendono noto fonti della sicurezza. I droni «sono stati lanciati da un sito vicino al Ponte della Repubblica», ha detto una di queste fonti, aggiungendo che «due droni sono stati abbattuti» in volo. Il terzo è riuscito a far esplodere la sua carica contro la residenza, ferendo due guardie del corpo di Kadhemi.
"Calma e moderazione per il bene dell'Iraq"
«Sto bene, grazie a Dio, e chiedo calma e moderazione da parte di tutti per il bene dell’Iraq», ha scritto Kazimi su Twitter. Secondo il suo ufficio, il «fallito tentativo di assassinio» è stato effettuato da «un drone bomba che ha cercato di colpire» la sua residenza. In precedenza, due fonti della sicurezza avevano detto all’AFP che un «razzo» ha colpito la casa di Mustafa al-Kazimi nella Zona Verde, un’area pesantemente protetta nel cuore della capitale irachena che ospita anche l’ambasciata USA ed edifici governativi.
Gli attacchi di razzi contro la Zona Verde sono ricorrenti
Dopo l’attacco, le forze di sicurezza sono state dispiegate in gran numero dentro e intorno alla Zona Verde. Gli attacchi di razzi contro la Zona Verde sono ricorrenti. Il 31 ottobre, tre razzi sono caduti a Mansour, un quartiere adiacente, senza causare feriti.
L'attacco in un Iraq lacerato da tensioni
L’attacco a Mustafa al-Kazimi, che è al potere dal maggio 2020, arriva in un momento in cui l’Iraq è lacerato da forti tensioni politiche legate alle elezioni parlamentari anticipate del 10 ottobre. L’Hashd al-Shaabi, un’influente coalizione di ex paramilitari filo-iraniani, sta contestando con veemenza i risultati delle elezioni. L’Alleanza della Conquista, ha visto infatti diminuire il proprio numero di seggi in Parlamento, stando ai primi risultati preliminari. Gli scontri hanno contrapposto diverse centinaia di sostenitori di Hashd alle forze di sicurezza vicino alla Zona Verde, già venerdì. Una fonte della sicurezza ha detto che un manifestante è morto, mentre una fonte dell’Hashd al-Shaabi ha detto che «due persone sono morte».
I sostenitori di Hashd al-Shaabi hanno lanciato due sit-in in due diversi ingressi della Zona Verde per protestare contro le elezioni, che la leadership di Hashd definisce una «frode» e una «truffa». Nonostante la sua disfatta elettorale, l’Hashd rimarrà una forza politica importante nel Parlamento, grazie al gioco delle alleanze e alla cooptazione di membri indipendenti.
Secondo i risultati preliminari, la corrente sadrista guidata dall’influente leader sciita Moqtada Sadr ha vinto le elezioni legislative, con più di 70 seggi sui 329 seggi del Parlamento.
I risultati finali delle elezioni dovrebbero essere pubblicati tra qualche settimana.
Usa, l'attacco a premier è un atto di terrorismo
Gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco con drone contro il primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhemi, che hanno definito un «apparente atto di terrorismo». «Siamo sollevati nell’apprendere che il primo ministro è rimasto illeso. Questo apparente atto di terrorismo, che condanniamo fermamente, è stato diretto al cuore dello Stato iracheno», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Siamo in stretto contatto con le forze di sicurezza irachene incaricate di difendere la sovranità e l’indipendenza dell’Iraq e abbiamo offerto la nostra assistenza mentre indagano su questo attacco», ha aggiunto.
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