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Torna l'allarme Covid in Cina: il peggior focolaio dopo il disastro di Wuhan

Test di massa a Changchu. Sono 555 i contagi a livello nazionale

Changchun, il capoluogo con 9 milioni di abitanti della provinica cinese di Jilin, è stata messa in lockdown negli sforzi di contenimento della nuova ondata di casi di Covid-19 saliti ai massimi degli ultimi due anni a livello nazionale. Secondo quanto riferiscono i media cinesi, le autorità locali, annunciando l’avvio di test di massa, hanno ordinato ai residenti di lavorare da casa e di consentire a una persone per ogni nucleo familiare di uscire ogni due giorni per l’acquisto di beni primari. La Commissione sanitaria nazionale ha riferito oggi 555 nuovi contagi rilevati giovedì nel Paese, di cui 397 locali e 158 importati.

La Cina - scrive il Corriere della Sera - è di fronte al peggior focolaio di Covid-19 dopo il disastro di Wuhan. Oggi — venerdì 11 marzo — sono stati registrati 1.100 casi, il numero più alto in un solo giorno dal febbraio del 2020. Si guarda con ansia in particolare alla situazione di Hong Kong, che da qualche settimana si è trasformata davvero nella nuova Wuhan: i contagi sono saliti a 30mila al giorno in una città di 7,2 milioni di abitanti. In questa ondata sono stati registrati 550mila casi e 3mila vittime (da gennaio 2020 e a gennaio 2022 i morti  erano stati "solo" 213).

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