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Kaczynski: la Polonia pronta a ospitare armi nucleari Usa se necessario

Jaroslav Kaczynski

La Polonia, con la guerra alle porte e un’enorme crisi dei rifugiati ucraini da gestire, si conferma tra gli stati europei più intransigenti nei confronti della Russia. Tanto da dirsi pronta anche ad ospitare armi nucleari statunitensi sul suo territorio se ciò dovesse rendersi necessario. A parlare, in una intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, è l’ex premier Jaroslav Kaczynski, oggi vice primo ministro nonchè leader 75enne del partito di governo Diritto e Giustizia che fondò nel 2001 e di cui fa parte anche il presidente polacco Andrzej Duda.

Kaczynski, ribadendo la linea di Varsavia, ancora una volta sprona l’Alleanza Atlantica a fare di più, anche militarmente. "Se gli americani ci chiedessero di ospitare le loro armi nucleari in Polonia, saremmo aperti a questo. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca», ha affermato, chiarendo come tale ipotesi non sia stata ancora discussa né con Washington né in seno alla Nato: «Ma questo potrebbe cambiare presto», ha aggiunto, delineando uno scenario senza precedenti e dai risvolti imprevedibili. E spiegando come a suo parere una svolta del genere non violerebbe i patti tra Russia e Nato della fine degli anni '90: «Quei patti sono morti da tempo».

Difficile però che i vertici Usa al momento possano prendere in considerazione tale proposta. Del resto a Varsavia e a Kiev è ancora fresco il ricordo del pasticcio dei mig polacchi destinati ai piloti ucraini, con quel secco "no" dell’amministrazione Biden a ospitarli nella base Nato di Ramstein, in Germania.

Troppo alto per Washington il rischio di un’escalation e di uno scontro diretto con la Russia. Ma Kaczynski nell’intervista al quotidiano tedesco ha chiesto anche un aumento della presenza militare Usa in Europa rispetto a prima dell’aggressione dell’Ucraina, con almeno un 50% in più di militari ospitati nelle varie basi dell’Alleanza Atlantica. Nel dettaglio, per il vicepremier polacco, come lui stesso ha spiegato, i soldati americani nel Vecchio continente dovrebbero passare dagli attuali 100.000 ad almeno 150.000. Di questi Kaczynski ne vorrebbe 75 mila sul fianco orientale della Nato e 50.000 in Polonia e nei Paesi baltici, al confine con la Russia. L’ex premier spinge quindi per «una missione di mantenimento della pace che, naturalmente, sarebbe possibile solo con il consenso dell’Ucraina». Ma - ha insistito Kaczynski - «i Paesi della Nato dovrebbero finalmente fornire le armi che il presidente Zelensky chiede da tempo» .

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