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Cisgiordania, la giornalista Shireen Abu Akleh uccisa con un colpo al volto

La reporter di Al Jazeera è stata uccisa durante un raid israeliano nonostante indossasse un giubbotto con la scritta "press" e un casco

Shireen Abu Akleh

Shireen Abu Akleh, una giornalista di Al Jazeera, è rimasta uccisa durante un raid israeliano a Jenin. A riferirlo la stessa tv araba con sede in Qatar. I soldati con la stella di David erano a caccia di alcuni palestinesi che sarebbero stati coinvolti nell’attacco terroristico di Bnei Brak. Non è ancora chiaro da chi sia stata colpita la reporter.

La giornalista è stata colpita «al volto» mentre indossava un giubbotto che indicava chiaramente che era un membro della stampa: «L'occupazione israeliana ha ucciso la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh con un colpo al volto mentre indossava un giubbotto 'press' e un casco. Si trovava nel campo profughi di Jenin per seguire il loro attacco. Lo Stato terrorista di Israele deve cessare, il sostegno incondizionato a Israele deve cessare». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri del Qatar, Lolwah Al Khater.

Ambasciatore Usa, si indaghi sulla morte della reporter

L’ambasciatore americano in Israele, Tom Nides, ha chiesto «un’indagine accurata» sulle «circostanze della morte» della giornalista americano-palestinese Shireen Abu Akleh, rimasta uccisa mentre copriva un’operazione delle forze israeliane nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Il rappresentante diplomatico di Washington in un tweet si è detto «molto addolorato» per la notizia della morte della reporter di Al Jazeera e per «il ferimento di almeno un altro giornalista a Jenin».

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