L’Italia ha respinto gli attacchi della Russia e l’Ucraina ha vinto. Almeno all’Eurovision song contest di Torino. Già, perchè, come annunciato da loro stessi nei giorni scorsi, hacker filorussi legati ai collettivi "KillNet" e "Legion", hanno provato più volte a "bucare" la piattaforma telematica dell’evento. Dall’inizio fino alla serata finale di ieri. Ma i tentativi di infiltrazione sono stati respinti dagli specialisti del Centro nazionale anticrimine informatico protezione infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia Postale. La competizione si è quindi svolta senza problemi con la vittoria della Kalush Orchestra, per la gioia del presidente Volodymyr Zelensky, che aveva invitato a votare per loro. Anche le 'canzonettè, in un momento di tensione internazionale, possono caricarsi di significati importanti. L'Esc era così un obiettivo ghiotto per chiunque fosse interessato ad azioni di propaganda e di disturbo, vista la rilevanza mondiale del concorso canoro, trasmesso in diretta in tantissimi Paesi.
Per questo l’attivazione del Cnaipic è stata massiccia e continua, h24, a scopo preventivo, con un impegno iniziato già subito dopo la fine del festival di Sanremo. Peraltro, erano stati gli stessi hacker della galassia russa ad indicare martedì scorso l’Eurofestival tra i 'target'; in quell'occasione - con attacchi di tipo Ddos (Denial of service) - furono colpiti siti istituzionali come quello del Senato e del ministero della Difesa, nonchè di organismi come Aci e Istituto superiore di Sanità. Lo stesso modus operandi è stato utilizzato durante le semifinali e la finale del contest: attraverso numerosi 'pc zombiè, la cosiddetta 'botnet', sono state inviate richieste all’indirizzo Ip della vittima, allo scopo di sovraccaricare il server o la rete, con conseguente interruzione del servizio. La strategia, che ha avuto successo con i siti bersagliati martedì scorso, è però fallita con l’Esc e la Kalush Orchestra ha potuto trionfare senza essere oscurata.
Un attacco c'è stato nella serata inaugurale, proprio durante l'esibizione della band ucraina. Successivamente sono stati registrati altri tentativi nella serata finale di ieri. Puntavano a mandare in default il segnale video ed anche il meccanismo del televoto. Ma lo 'scudò di cybersicurezza ha tenuto. Il protocollo predisposto, che ha coinvolto oltre 100 specialisti della Polizia postale, ha funzionato. Così come la collaborazione messa in piedi con l’Ict (Information and communications technology) della Rai. Quest’ultima è una delle infrastrutture critiche che rientrano nel perimetro nazionale della sicurezza cibernetica e dunque c'è stata la massima attenzione per un evento di grande richiamo in un momento particolarmente delicato per la guerra tra Russia ed Ucraina. In queste settimane sono stati monitorati tutti i canali ed i social utilizzati di gruppi di hacker filorussi (oltre mille ore di controlli, con miliardi di dati informatici analizzati) e sono state così attivate adeguate contromisure che hanno consentito di respingere i tentativi di intrusione.
Ovviamente, finito l’Esc, non termina la mobilitazione degli apparati per la difesa cibernetica. Come indicato dall’alert inviato venerdì scorso dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, è infatti possibile un’ulteriore intensificazione della campagna offensiva e del livello di complessità degli attacchi. Da qui l’invito rivolto alle amministrazioni e alle aziende che gestiscono servizi essenziali per lo Stato ad eliminare le vulnerabilità dei loro sistemi ed innalzare le difese informatiche.(ANSA).
Tentate intrusioni durante esibizione gruppo ucraino e televoto
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