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Scarcerato ed espulso "Bikini killer". Ispirò la serie "The serpent"

Il serial killer francese Charles Sobhraj, che ha commesso diversi omicidi in tutta l’Asia negli anni '70 e ispirato la serie Netflix 'The Serpent', è arrivato a Parigi con un volo proveniente da Doha, dopo quasi 20 anni trascorsi in prigione nel Nepal.

Il 78enne, incarcerato dal 2003 per l’omicidio di due turisti statunitensi, era stato rilasciato ieri per motivi di salute, come disposto mercoledì scorso dalla Corte suprema del Nepal, che ne aveva ordinato l’espulsione in Francia entro 15 giorni. Appena sceso dall’aereo è stato fermato dalla polizia francese per «verifiche riguardanti l’identità», ha reso noto una fonte aeroportuale.

Il serial killer ha bisogno di un intervento chirurgico a cuore aperto e il suo rilascio è in linea con una legge nepalese che consente ai prigionieri costretti a letto che hanno già scontato tre quarti della loro pena di essere rilasciati, ha detto il tribunale.

Cittadino francese di origine vietnamita e indiana, Charles Sobhraj ha iniziato a viaggiare per il mondo all’inizio degli anni '70 ed è finito nella capitale tailandese, Bangkok. Fingendosi un commerciante di gemme, faceva amicizia con le sue vittime, spesso viaggiatori occidentali sulle tracce degli hippy, prima di drogarle, derubarle e ucciderle. «Disprezzava i backpacker, poveri giovani tossicodipendenti. Si considerava un eroe criminale», afferma la giornalista australiana Julie Clarke, che lo ha intervistato nel 2021. Soprannominato «Bikini Killer», è stato collegato a più di 20 omicidi. L’altro soprannome di Charles Sobhraj, «Il serpente», deriva dalla sua capacità di assumere altre identità per sfuggire alla giustizia. E’ diventato il titolo di una serie di successo della BBC e di Netflix basata sulla sua vita.

Arrestato in India nel 1976, ha trascorso 21 anni dietro le sbarre, prima di riuscire a evadere brevemente nel 1986 dopo aver drogato i secondini. Alla fine è stato ricatturato nello stato indiano di Goa. Rilasciato nel 1997, si è ritirato a Parigi ma è ricomparso nel 2003 in Nepal, dove è stato individuato nel quartiere turistico di Kathmandu e arrestato. L’anno successivo, un tribunale lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio del 1975 della turista americana Connie Jo Bronzich. Dieci anni dopo è stato condannato anche per l’omicidio del compagno canadese della Bronzich.
Nadine Gires, una donna francese che viveva nello stesso palazzo di Charles Sobhraj a Bangkok, ha dichiarato l’anno scorso di averlo trovato inizialmente un personaggio «colto» e impressionante. Ma alla fine «non era solo un truffatore, un seduttore, un ladro di turisti, ma un malvagio assassino».

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