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L'Ambasciata russa a Roma: "Disinnescate in Ucraina mine prodotte in Italia". Il ministro Crosetto: "E' falso"

«Mine di fabbricazione italiana TS/6.1, TS50 e TS/2,4 (MATS/2) sono state disinnescate dai genieri russi sul territorio ucraino ed esposte nell’estate del 2022 in una mostra di armi catturate, nel parco "Patriot" di Mosca. E quanti di questi "souvenirs d’Italie" rimangono ancora in terra ucraina? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire». Lo ha scritto in un post l’ambasciata russa a Roma, pubblicando una foto delle mine in questione.

Nei giorni scorsi, il ministero degli Esteri di Mosca aveva dichiarato che l’Italia non può svolgere il ruolo di garante in un’eventuale trattativa di pace con l’Ucraina, perchè «è di parte e non sarebbe un’intermediaria onesta».

Il ministro della Difesa Guido Crosetto definisce «completamente false, infondate e gravemente denigratorie dell’onore del nostro Paese le dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova», secondo cui l’Italia avrebbe fornito mine antiuomo all’Ucraina: "l'Italia ha firmato il Trattato di Messa al Bando delle Mine antiuomo (Trattato di Ottawa) il 3 dicembre 1997 ed è divenuta Stato parte del Trattato stesso il I Ottobre 1999. L’Italia non produce mine antiuomo e non le fornisce a nessun Paese al Mondo, Ucraina compresa», spiega Crosetto.

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