Un uomo ha scatenato un putiferio per aver simulato la propria morte e poi essersi presentato al funerale in Brasile con l'obiettivo di vedere chi avrebbe partecipato alle esequie. Lo riferisce il quotidiano Mirror.
Il direttore di pompe funebri Baltazar Lemos, 60 anni, ha avuto l'idea di organizzare il proprio funerale dopo aver realizzato un servizio per altre esequie in cui c'erano solo due persone in lutto. A metà gennaio, l'uomo che vive a Curitiba, Paraná, ha condiviso sulla sua pagina Facebook una foto di se stesso in cui chiedeva "preghiere e buone vibrazioni".
Vedendo l'ospedale Albert Einstein di San Paolo sullo sfondo, gli amici e i familiari si sono preoccupati e gli hanno chiesto del suo stato di salute. Anche un nipote ha chiesto all'ospedale del suo stato, ma gli è stato risposto che non risultava che fosse lì. Solo poche ore dopo, è apparso un altro post sulla sua pagina Facebook che annunciava la sua morte. "All'inizio di questo triste pomeriggio, ci ha lasciato Baltazar Lemos. Ulteriori informazioni a breve", si leggeva nel post in cui spiccava una foto del sessantenne in bianco e nero.
Decine di persone, scioccate per quanto accaduto, hanno pianto la sua morte e hanno inviato le loro condoglianze alla famiglia. La notizia è stata sorprendente anche per i parenti di Baltazar, tra cui sua madre di 80 anni, che è immobilizzata su una sedia a rotelle. Sulla stessa pagina Facebook di Baltazar è stato specificata la data e l'ora delle esequie: il 18 gennaio alle 19:30 alla Capilla Vaticano, Curitiba. Tutti hanno dato per scontato la morte inaspettata di Lemos e molte persone, amici e familiari, si sono radunate nella cappella.
All'inizio della cerimonia, però, la voce del "defunto" ha iniziato a sentirsi attraverso gli altoparlanti. La maggior parte dei presenti ha pensato che si trattasse di una registrazione. Ma, subito dopo, Lemos è entrato nella cappella sorprendendo tutti. Molti tra i presenti, che non potevano credere a uno scherzo così pesante, hanno iniziato a insultarlo e sono andati via non nascondendo il disappunto.
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