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Esce un libro in Polonia: "Wojtyla sapeva dei casi di pedofilia prima dell'elezione a Papa"

Karol Wojtyla, da cardinale di Cracovia prima della sua elezione a Papa nel 1978, sapeva dei casi di pedofilia da parte dei preti della sua diocesi

Papa Wojtyla

Karol Wojtyla, da cardinale di Cracovia prima della sua elezione a Papa nel 1978, sapeva dei casi di pedofilia da parte dei preti della sua diocesi, e ha reagito, sì, in conformità al Codice canonico allora in vigore, ma ha ugualmente coperto i casi preoccupandosi soprattutto perché non arrivassero alla conoscenza del potere comunista di quei tempi e non ha offerto la minima l’assistenza alle vittime.

E’ quanto si afferma nel libro «Maxima culpa. Giovanni Paolo II ha saputo» scritto da un corrispondente olandese in Polonia Ekke Overbeek che uscirà a Varsavia l’8 marzo prossimo presso la casa editrice Agora. Una anticipazione del libro è stata pubblicata oggi da un inserto del quotidiano Gazeta Wyborcza.

Overbeek descrive il caso di pedofilia da parte un prete emerso nel 1970, basandosi sul materiale trovato negli archivi dell’Istituto della memoria nazionale (Ipn) e prodotto dai servizi segreti di allora. Confrontare il materiale con i testimoni diretti ancora in vita non è stato facile.

«Ero troppo piccola; allora il clima era tale che non si poteva accusare un sacerdote» ha detto una di loro. «Per mezzo secolo quasi tutte le donne di questo paesino hanno taciuto su qualcosa che doveva essere una esperienza traumatica» commenta Overbeek, l’autore che dieci anni fa ha pubblicato il primo libro sulla pedofilia da parte della Chiesa polacca. «La Polonia deve troppo a Wojtyla e non si può ridurre il suo pontificato solo alla questione della pedofilia. Non credo che coprisse in modo consapevole questi crimini» ha dichiarato Adam Michnik il caporedattore di Gazeta Wyborcza parlando del libro che secondo gli esperti potrebbe incidere sul culto di Papa polacco, diventato santo nel 2014.

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