Domenica 24 Novembre 2024

Lettera al G7, il Papa contro l'uso della bomba atomica

Papa Francesco è stato chiaro: «Il G7 metta le fondamenta per una pace durevole e per una sicurezza stabile e sostenibile a lungo termine». Il vertice dei grandi 7 del Pianeta di Hiroshima è stato raggiunto da una lettera del Pontefice che si è pronunciato sui rischi derivanti dall'utilizzo della bomba atomica: «Basta considerare l'impatto umanitario e ambientale catastrofico che risulterebbe dall'uso di ordigni di distruzione di massa, non dimenticando però anche lo spreco e la cattiva destinazione di risorse umane ed economiche che la loro produzione comporta». La missiva è in realtà indirizzata al vescovo della città giapponese Alexis Mitsuru Shirahama, ma il monito in forma di sottotesto ai leader del G7 è evidente: «Le armi di distruzione nucleare (comprese quelle di natura nucleare) delineano un moltiplicatore di rischio che dà solo un'illusione di pace». Il Santo Padre si è chiaramente soffermato sul ruolo avuto dalla città nipponica nella seconda guerra mondiale, devastata da un ordigno nucleare (chiamato in codice "Little Boy") sganciato dall'aeronautica militare statunitense il 6 agosto del 1945: «Hiroshima è un 'simbolo della memoria' e dichiara con forza l'inadeguatezza delle armi nucleari per rispondere in modo efficace alle grandi minacce odierne alla pace». Infine un ricordo sul viaggio in Giappone effettuato nel 2019: «La visita al Memoriale della Pace mi lasciò una profonda impressione. Stando lì in piedi in silenziosa preghiera e riflettendo sui morti innocenti che persero la vita nel 1945 ribadisco che l'utilizzo dell'energia atomica per fini bellici è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l'uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune».

leggi l'articolo completo