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Spagna: Sanchez scioglie le camere ed indice il voto anticipato per il 23 luglio

Un fulmine a ciel sereno per il panorama politico spagnolo

La sconfitta nelle amministrative ha fatto male sia a lui e che al partito che rappresenta. Pedro Sanchez (attuale Presidente del Governo spagnolo e leader dei socialdemocratici) indirà il voto anticipato per le politiche per il prossimo 23 luglio a motivo dell'insuccesso nelle elezioni comunali del suo partito in diverse città e comunità autonome importanti del territorio iberico. Il capo del PSOE (Partito socialista Operaio Spagnolo) ha parlato con l'attuale re e Capo di Stato Felipe VI e gli ha comunicato la volontà di convocare un consiglio dei ministri.

Lo tsunami di Popolari e Vox in Spagna non ha travolto solo Pedro Sanchez ma è destinato ad avere non poche ripercussioni anche in Europa. Innanzitutto, i risultati delle regionali iberiche rafforzano un’idea via via sempre più condivisa sia dalla gran parte delle destre europee sia dal leader del Ppe Manfred Weber, quella di un dialogo elettorale in vista del voto del 2024, con un obiettivo: scardinare l’asse tra Popolari e Sd e sovvertire, di fatto, la maggioranza Ursula. Ma il voto iberico stravolge anche il calendario elettorale dell’Ue: a fine luglio e non più alla fine dell’anno, infatti, dalle elezioni anticipate in Spagna si potrà capire quanto sia vincente - e praticabile - un’eventuale alleanza tra il centro moderato e la destre. «Anche in Spagna, come in tanta parte d’Europa, di fronte a scelte importanti per il futuro, tira un forte vento di centro-destra», è l’analisi che si fa in Fdi e Ecr. Il dossier è così attuale da essere stato sul tavolo dell’incontro di Arcore tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Il primo, a quanto si apprende, avrebbe prospettato a Salvini, tra il serio e il faceto, l’ingresso della Lega nel Ppe. Fonti azzurre riferiscono che il leader leghista avrebbe dato risposte «vaghe ed evasive», ma di fatto non l’avrebbe escluso. Fonti della Lega si sono limitate a spiegare che, nel corso dell’incontro, è stato fatto "un ragionamento» in vista delle Europee. Di certo, all’interno del partito di Salvini il dibattito è più che mai aperto: restare nell’ambito del gruppo Identità e Democrazia (con lepenisti e Afd, quindi) o avvicinarsi ai Popolari? Salvini, per ora, prende tempo e al Consiglio Federale di via Bellerio ha ribadito l’auspicio di un centrodestra alternativo alla sinistra anche in Ue.

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