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Ucraina: attacco alla città di Zelensky, 12 morti. Generale russo ucciso a Zaporizhzhia. Avanza la controffensiva di Kiev

E’ salito a 12 il bilancio dei morti nell’attacco russo di ieri alla città di Kryvyi Rih, la città natale del presidente Zelensky nell’Ucraina centro-meridionale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Oleksandr Vilkul, spiegando che nella notte un uomo di 67 anni è morto in seguito alle ustioni riportate.

Nell’attacco, ha precisato il sindaco, sono stati colpiti un condominio di cinque piani e un negozio di generi alimentari. Video pubblicati sui social mostrano il condominio colpito completamente avvolto dalle fiamme. «L'area totale dell’incendio era di 700 metri quadrati», ha aggiunto Vilkul, sottolineando che alle 6.22 (le 5.22 in Italia) di ieri, «l’incendio è stato contenuto. Ora le macerie vengono rimosse e l’incendio viene spento».

L’attacco russo a Kryvyi Rih ha causato la disconnessione delle principali reti elettriche lasciando senza corrente tre miniere e decine di minatori intrappolati. Successivamente i minatori sono stati portati in salvo, come riferisce su Telegram Rbc-Ukraine. Il ministero dell’Energia ha reso noto che inizialmente 9.000 persone sono rimaste senza corrente elettrica, attualmente ci sono 6.000 utenti nella regione ancora senza luce. L’onda d’urto ha danneggiato anche l’edificio della centrale termica della città.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito i combattimenti della controffensiva contro le truppe di Mosca come «duri», ma ha assicurato che le truppe di Kiev stanno «andando avanti». «Ringrazio i nostri ragazzi per ogni bandiera ucraina che sta tornando al suo giusto posto nei villaggi del territorio appena liberato», ha commentato sui social. «Anche se il tempo non è favorevole in questi giorni e le piogge rendono più difficile il nostro compito, la forza dei nostri guerrieri dà risultati». Secondo il ministero della Difesa, nell’ultima settimana di combattimenti a Donetsk sono stati «liberati sette insediamenti». «L'area del territorio sotto controllo ammonta a 90 chilometri quadrati», ha aggiunto il vice ministro della Difesa. Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (ISW), un think tank americano, le forze ucraine hanno continuato le operazioni in almeno tre settori del fronte: «Le forze ucraine hanno fatto progressi visivamente verificati nella provincia occidentale di Donetsk e nell’Oblast di Zaporizhzhia occidentale, che fonti russe hanno confermato ma hanno cercato di minimizzare». Tra i villaggi liberati, secondo Kiev, Blagodatnè, Neskutchne, Makarivka e Storozhove.

Generale russo ucciso da un missile a Zaporizhzhia

Il generale russo Sergey Goryachev, capo di stato maggiore della 35/ma armata, è stato ucciso nel corso di un attacco missilistico ucraino su Zaporizhzhia. Lo riferisce il noto blogger russo pro-guerra Voenkor su Telegram. In precedenza aveva condotto le truppe russe nella regione separatista moldava della Transnistria. La regione di Zaporizhzhia, occupata in gran parte dalle forze russe, è uno dei centri della controffensiva ucraina in corso.
Secondo il blogger l’esercito ha perso «uno dei leader militari più brillanti ed efficaci». Secondo altre informazioni online, il generale potrebbe essere stato vittima di un missile da crociera Storm Shadow fornito dal Regno Unito. Da quando è iniziata la guerra, si è saputo di una dozzina di generali russi caduti.

Filorussi, almeno 17 morti per il crollo della diga di Kakhovka

E’ salito ad almeno 17 morti, sul territorio controllato dai russi, il bilancio per la rottura della diga di Kakhovka in Ucraina. Lo hanno detto le autorità filorusse della regione di Kherson citate dalla Tass. Il numero delle vittime reso noto dalle autorità filorusse, si aggiunge al bilancio di dieci morti dichiarato ieri dalle autorità ucraine nella parte di territorio controllato da Kiev.

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