I miliziani della Wagner sono arrivati «a 200 chilometri da Mosca» ma ora fanno «marcia indietro», tornando verso sud per evitare «spargimento di sangue russo» da una parte o dall’altra. I combattenti hanno lasciato Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria: lo documenta un video circolato su Twitter e verificato dalla Bbc. Nella clip si vede un mercenario Wagner che spara in cielo con il suo fucile mentre lui e altri del gruppo Wagner si ritirano da Rostov mentre gruppi di civili lungo le strade applaudono e incoraggiano i combattenti. Altri filmati documentano il sostegno pubblico dimostrato al gruppo di mercenari nella città in queste ultime ore.
L'antefatto
Guerra aperta in Russia tra le forze mercenarie del gruppo Wagner e il Cremlino. All’alba il gruppo di miliziani guidato da Evgeny Prigozhin (destinato alla Bielorussia) ha lasciato il teatro di combattimento in Ucraina ed è entrato in territorio russo prendendo il controllo di tutti i siti militari nella città di Rostov-sul-Don, la più grande città della Russia meridionale e punto chiave dell’offensiva di Mosca contro Kiev. Lo stesso Prigozhin ha chiesto un incontro immediato alla leadership militare russa: se il capo dello stato maggiore Gerasimov e il ministro della Difesa Shoigu non si recheranno a Rostov-sul-Don, i mercenari sono pronti a marciare verso Mosca, è la minaccia del capo della Wagner. «Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25mila, e poi altri 25mila», ha aggiunto. Il presidente russo Vladimir Putin "sta lavorando normalmente al Cremlino», dopo che il Gruppo Wagner ha giurato di rovesciare gli alti vertici militari del Paese. Lo ha intanto dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass. In precedenza diversi social hanno pubblicato lo screenshot preso dal sito di monitoraggio aereo Flight Radar che mostra il volo di un aereo governativo russo da Mosca a San Pietroburgo sostenendo che a bordo ci sia Putin.
Ed è stata durissima proprio la risposta del presidente russo, Vladimir Putin, che ha registrato un appello alla nazione messo in onda dalle tv russe nelle prime ore della mattinata: l’azione della Wagner è «una pugnalata alle spalle al popolo e al Paese - ha detto il leader del Cremlino - difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento», ha proseguito Putin. «Questa è una battaglia in cui si decide il destino del nostro popolo e richiede l’unione di tutte le forze», ha proseguito il presidente russo, che ha ricordato il colpo inferto alla Russia nel 1917, quando il Paese stava conducendo la Prima guerra mondiale: «non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia». Le autorità russe intanto hanno introdotto il regime di «operazione antiterrorismo» nelle regioni di Rostov-sul-Don e Voronezh, al confine ucraino, e nella regione di Mosca.
Dopo mesi di accuse e minacce da parte di Prigozhin ai vertici militari di Mosca, l’annuncio dell’attacco diretto è arrivato all’alba: «Siamo all’interno del quartier generale dell’esercito russo, sono le 7:30, i siti militari a Rostov, incluso un aeroporto, sono sotto il nostro controllo», ha detto il capo del gruppo di mercenari. Prigozhin ha promesso di rovesciare la leadership militare russa, aggiungendo che lui e migliaia dei suoi combattenti sono «pronti a morire». Il capo della Wagner denuncia da mesi l’incapacità dei vertici militari russi nella conduzione della guerra in Ucraina e oggi ha ribadito che nel conflitto con Kiev «un’enorme quantità di territorio» russo «è stata persa. I soldati sono stati uccisi tre, quattro volte di più di quanto si dice nei documenti mostrati dai vertici», ha aggiunto. La Russia ha aperto un procedimento penale contro Prigozhin, accusandolo di aver tentato di avviare una «ribellione armata». Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha affermato che nella capitale russa sono state prese misure antiterrorismo, compresi ulteriori controlli sulle strade, per rafforzare la sicurezza. Le autorità hanno anche affermato che l’autostrada M4, che collega Mosca con il sud, è stata chiusa al traffico al confine con la regione di Voronezh a causa del movimento di un convoglio militare. Il servizio di sicurezza russo dell’FSB ha aperto un procedimento penale per ammutinamento armato contro Prigozhin.
Gli occhi del mondo sono tutti puntati sulla Russia e sull'evoluzione degli eventi: «Tutto è appena iniziato in Russia - scrive su Twitter Mychajlo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky - qualcuno deve sicuramente perdere: o Prigozhin o il gruppo di Putin». La Ue definisce lo scontro in atto in Russia una «questione interna», ma le cancellerie occidentali sono in allerta. la premier Giorgia Meloni, «segue con attenzione gli eventi che si stanno svolgendo in Russia e che testimoniano come l’aggressione all’Ucraina provochi instabilità anche all’interno della Federazione Russa», fa sapere Palazzo Chigi. Massima attenzione anche da parte del presidente francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz, così come di gran parte dei governi europei. Anche la Nato, fa sapere un portavoce dell’Alleanza, sta «monitorando» la situazione da vicino.
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