
Osservare uno degli eventi più rari del mondo marino, ovvero l’attacco di un’orca a uno squalo bianco. È quanto è riuscito a documentare il Centro studi squali di Valpiana, attivo dal 2009 nel Comune di Massa Marittima (Grosseto), nel corso di una spedizione in Sudafrica. Lo scorso 18 giugno, spiega una nota, il team, coordinato dal direttore del Centro studi squali Primo Micarelli e dalla coordinatrice scientifica Francesca Romana Reiniero, a bordo della barca del White Shark Africa, ha avvistato nelle acque di Mosselbay, vicino alla costa, due squali bianchi di circa 2,5-3 metri.
Nel pomeriggio i ricercatori hanno notato anche l’arrivo della coppia di orche Port e Starboard, presenti in quelle acque dal 2017, e note agli esperti di squali. Dopo aver assistito alla fuga rapida di uno squalo bianco, il gruppo di ricercatori ha visto che una delle orche perlustrava con insistenza un’area ben precisa. Allora, disancorando l’imbarcazione si è spostato per osservare più da vicino il comportamento anomalo del cetaceo, e a poche centinaia di metri di distanza si è trovato di fronte ad un attacco dell’orca allo squalo, che non ha avuto alcuna possibilità di scampo. «Abbiamo fotografato e registrato tutte le fasi dell’attacco, elaborando una documentazione importante ai fini dello studio del comportamento delle orche», ha spiegato Micarelli. «A giugno 2024 - ha poi annunciato Micarelli - partirà un nuovo progetto di marcatura dello squalo bianco nel Mediterraneo, dove la sua presenza è sempre più rara. Inoltre, stiamo cercando il sostegno di sponsor privati per finanziare un progetto pilota che interessa il Golfo di Follonica, per la riproduzione di gattopardi in loco, all’interno di strutture sommerse. L’intento del progetto è quello di facilitare la produzione di uova, da trasferire poi per la schiusa al Centro di Valpiana. Sarebbe il primo progetto europeo di maricoltura ecosostenibile dedicato agli Elasmobranchi, interessante non solo dal punto di vista scientifico ma anche turistico, come elemento di attrazione di visitatori, scolaresche e ricercatori».
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