Hezbollah, letteralmente il Partito di Dio, è un partito armato libanese filo-iraniano nato negli anni '80 del secolo scorso come resistenza islamica all’occupazione israeliana del sud del Libano (1978-2000). E’ da due decenni parte integrante delle istituzioni centrali e locali libanesi, con ministri nel governo di Beirut, decine di sindaci e consiglieri comunali nel paese, migliaia di impiegati nel settore pubblico.
Hezbollah, che ha le sue radici nel conflitto libanese del 1982 con Israele, è nata come milizia paramilitare, diventando un punto di riferimento significativo per i militanti sciiti libanesi, ispirati e organizzati con l'aiuto dell'Iran e dell'Ayatollah Khomeini. L'organizzazione, nota per i suoi attacchi durante gli anni '80, ha come fulcri principali della sua agenda politica la resistenza a influenze esterne in Libano, la lotta contro le forze cristiano-falangiste e la promozione di un governo islamico nel paese.
Pur avendo rinunciato al suo obiettivo originario di convertire il Libano in una repubblica islamica, Hezbollah ha saputo consolidare la sua influenza in diverse aree del Libano, offrendo servizi essenziali come la tassazione e la sicurezza in assenza dello stato, e formando quasi uno "stato nello stato". In ambito internazionale, è stata accusata di appellarsi alla distruzione di Israele e ha giocato ruoli cruciali sia nel conflitto arabo-israeliano che nella guerra civile siriana.
Hezbollah ha progressivamente intensificato la sua partecipazione nella politica interna libanese, passando dalla partecipazione alle elezioni parlamentari nel 1992 fino a diventare una forza politica rilevante, rappresentando significativamente la comunità sciita libanese e gestendo una sua ala militare. Ideologicamente, pur avendo la sua base nello sciismo politico e nell’ideologia dell’Ayatollah Khomeini, l'organizzazione ha saputo anche mostrare pragmatismo e capacità di adattamento nel contesto politico libanese.
Sebbene sia impegnata nel fornire servizi essenziali ai libanesi, le visioni di Hezbollah sono polarizzate a livello internazionale. Mentre alcuni paesi e organizzazioni la vedono come una forza di resistenza legittima, altri la classificano come un'entità terroristica. La sua bandiera, caratterizzata da un versetto coranico e simboli combattivi, rappresenta visivamente la sua missione di lotta e fede religiosa.
LE BASI IN LIBANO E IN SIRIA
Il quartier generale di Hezbollah è alla periferia sud di Beirut, quasi del tutto ricostruita dopo la distruzione causata dagli intensi bombardamenti aerei israeliani durante l’ultima guerra del 2006. La forza principale di Hezbollah è il sostegno di gran parte della comunità musulmana sciita libanese, circa un milione di persone presenti per lo più nel sud del Paese - nelle prime e nelle seconde linee del fronte con Israele - e nella valle orientale della Bekaa, che costituisce la base logistica del Partito di Dio al confine con la Siria. Sul terreno, Hezbollah afferma di poter contare su 100mila combattenti attivi in Libano. Il Partito di Dio è da più di un decennio presente anche nella Siria in guerra a fianco dei Pasdaran iraniani e di jihadisti sciiti iracheni filo-Teheran. Sulle Alture siriane del Golan Hezbollah può contare su una forza di migliaia di combattenti e forze ausiliarie.
L’ARSENALE
Questo ampio schieramento ha un arsenale stimato come tre volte maggiore di quello di Hamas a Gaza. Secondo analisti, sono circa 9 milioni gli israeliani minacciati dai missili di corta, media e lunga gittata dei jihadisti sciiti libanesi. Questi missili possono colpire fino ai confini israeliani con il Sinai egiziano. In particolare gli Hezbollah dispongono di 150mila tra proiettili di artiglieria, razzi di corta gittata (Falaq 1 e 2, Shahin, Katiyuscia, Fajr 3), capaci di raggiungere l’Alta Galilea e di colpire fino a 40 km nella profondità territoriale israeliana a partire dal sud del Libano; 65mila missili di media gittata (Fajr 5, Khaibar 1, M303, Zilzal 1) che possono raggiungere il Lago di Tiberiade e la Cisgiordania (75 km), Tel Aviv (120 km), Ashdod (165 km) e Gaza (215 km); 5mila missili di lunga gittata (Fateh 110 e SCUD C), con gittata tra i 260 e 500 km, in grado di raggiungere il confine col Sinai; 2mila droni e centinaia tra missili anti-nave (C802, Yakhont) di lunga gittata (200-300 km) e mini-sottomarini; migliaia di missili terra aria SAM anti-aereo; migliaia di razzi anti-carro teleguidati.
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