Dopo due visite del segretario di Stato americano Antony Blinken e del segretario alla Difesa Lloyd Austin, il presidente Usa Joe Biden arriverà in Medio Oriente domani, nel dodicesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Biden porterà a Tel Aviv il pieno sostegno americano a Israele, scrivono i media Usa, ma allo stesso tempo cercherà di fare pressione sul governo di Benjamin Nethanyau per consentire l’arrivo di aiuti nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria si fa ogni ora più drammatica. Secondo il New York Times inoltre, l’arrivo del capo della Casa Bianca in Israele ritarderà di almeno 24 ore l’annunciata offensiva di terra dell’esercito israeliano.
Lo stesso esercito annuncia che 600.000 abitanti di Gaza hanno evacuato l’area di Gaza City, in seguito agli avvertimenti lanciati venerdì dall’esercito israeliano, secondo il portavoce delle forze di difesa israeliane Jonathan Conricus. Altre 100 mila persone invece, sono rimaste nella città. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che gli Stati Uniti e Israele hanno concordato di sviluppare un piano per fornire aiuti umanitari ai civili a Gaza senza avvantaggiare Hamas.
In mano ad Hamas, ha confermato l’esercito, ci sono ancora 199 ostaggi. Un portavoce di Hamas ha detto invece che ci sono «circa 200-250» prigionieri israeliani a Gaza e l'organizzazione ha chiesto il rilascio di «6.000 prigionieri uomini e donne dalle carceri israeliane» in cambio degli ostaggi presi durante gli attacchi del 7 ottobre. Tra i prigionieri del gruppo figurano «ufficiali di alto rango» delle Forze di difesa israeliane (IDF), ha detto Khaled Meshaal, capo dell’ufficio della diaspora di Hamas.
Ieri Hamas ha pubblicato un video che mostra la dichiarazione di uno dei prigionieri sequestrati nell’attacco della scorsa settimana. Nel filmato, la donna, il cui braccio ferito viene mostrato mentre viene curata da un operatore sanitario non identificato, chiede di essere restituita alla sua famiglia il più rapidamente possibile.
A Gaza la situazione rimane drammatica: due milioni di palestinesi restano sotto i bombardamenti israeliani, con le scorte di acqua, cibo e medicine in esaurimento. Almeno 2.808 palestinesi sono stati uccisi e 10.850 feriti da quando Israele ha lanciato gli attacchi contro la Striscia di Gaza, ha detto lunedì il ministero della Sanità di Gaza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avvertito che Gaza si trova ad affrontare un’imminente crisi sanitaria pubblica poichè l’enclave palestinese sta «rimanendo senza acqua». L’agenzia delle Nazioni Unite ha affermato che la vita di oltre 3.500 pazienti in 35 ospedali di Gaza è a rischio immediato e ha chiesto il libero accesso degli aiuti umanitari all’enclave.
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