Le scintille della guerra a Gaza rischiano di alimentare l’incendio peggiore possibile: un conflitto diretto tra l’Iran e Israele. Le minacce incrociate si moltiplicano in vista dell’imminente operazione di terra dell’esercito israeliano a Gaza ma anche del crescente scontro al nord di Israele con gli Hezbollah sciti, alleati di ferro di Teheran.
Israele, sale a 222 il numero degli ostaggi in mano Hamas
E’ salito a 222 il numero degli ostaggi israeliani in mano di Hamas a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui «il numero complessivo è aggiornato di volta in vota in base a informazioni di intelligence». «In particolare - ha aggiunto - c'è voluto tempo perché tra gli ostaggi ci sono non pochi cittadini stranieri e la loro identificazione ha richiesto tempo aggiuntivo».
Israele, "nessuna tregua durante negoziati su ostaggi"
"Non ci sarà "nessun cessate il fuoco" a Gaza mentre Usa e Qatar lavorano per liberare gli oltre 200 ostaggi detenuti da Hamas nell'enclave assediata: lo ha detto alla Cnn un portavoce dell'esercito israeliano, Jonathan Conricus. Il funzionario ha affermato che "non erano a conoscenza" delle richieste degli Stati Uniti per un rinvio della prevista operazione di terra di Israele a Gaza, aggiungendo che sia Israele sia gli Stati Uniti vogliono che tutti gli ostaggi vengano rilasciati "il più rapidamente possibile". "Non si può permettere che gli sforzi umanitari abbiano un impatto sulla missione di smantellare Hamas", ha sottolineato.
Madrid spinge per una conferenza internazionale di pace
"Dobbiamo avere la forza di promuovere una conferenza internazionale di pace che porti alla creazione di uni stato palestinese". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri spagnolo, José Manuel Albares, arrivando in Lussemburgo (la Spagna detiene la presidenza di turno dell'Ue). "L'Ue deve parlare con una sola voce e dobbiamo condannare sia la violenza di Hamas che gli attacchi alla popolazione civile di Gaza", ha aggiunto. "Questo è il momento di una tregua: che si fermi la violenza e si guardi avanti".
Scontri in Cisgiordania, uccisi due palestinesi
Due palestinesi sono morti e quattro sono rimasti feriti in violenti scontri con l'esercito israeliano avvenuti nel campo profughi di Jalazoun, a nord di Ramallah in Cisgiordania. Lo ha fatto sapere, citato dalla Wafa, il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) che ha identificato i due morti in Mahmoud Saif Al -Tarish Nakhla e Muhammad Nidal Alyan, uccisi "da proiettili".
Israele, colpita cellula terrore nel sud del Libano
Resta alta la tensione al confine con il Libano. L'esercito israeliano ha detto di aver colpito una cellula terroristica in territorio libanese e distrutto una postazione di lancio di razzi. Secondo il portavoce la cellula stava programmando di mettere in atto un attacco verso la cittadina israeliana di Shlomi
Biden e alleati: "Israele si difenda, si rispetti il diritto internazionale"
Il presidente Usa Joe Biden e i leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia hanno ribadito "il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo e hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale, compresa la protezione dei civili". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sul colloquio tra il presidente americano e Rishi Sunak, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni. I leader hanno accolto con favore l'annuncio dei primi convogli umanitari a Gaza e hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi" nelle mani di Hamas.
Israele, colpita struttura militare di Hezbollah in Libano
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato su Telegram di aver colpito alcuni obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui anche una struttura militare e un posto di osservazione. Inoltre un aereo dell'Idf ha colpito una cellula terroristica che operava lungo il confine.
Al-Jazeera, la peggiore notte di bombardamenti a Gaza
Al-Jazeera ha riferito che è «la più sanguinosa» notte di bombardamenti su Gaza dal massiccio attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre. I caccia israeliani hanno intensificato il livello e la portata dei raid, prendendo di mira diverse aree all’interno dell’enclave palestinese. Uno degli attacchi è avvenuto nel campo profughi di Jabalia, un’area densamente popolata dove vivono più di 120 mila palestinesi. Bombardate anche le vicinanze degli ospedali di Al Shifa e Al Quds. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, sono almeno 400 i morti nelle ultime 24 ore, con attacchi alle case civili senza alcun preavviso.
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