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L'Italia astenuta all'Onu sulla tregua umanitaria. Meloni: "Serve equilibrio, no escalation". Schlein critica: "Un errore non votare la risoluzione"

L’astensione dell’Italia sulla risoluzione Onu sul conflitto in Medio Oriente «era la più equilibrata fra le posizioni possibili, e non a caso è stata la posizione della gran parte dei Paesi del Consiglio europeo, dei Paesi europei e di quelli del G7. Stiamo cercando il più possibile di mantenere l’equilibrio, e sia il voto a favore sia quello contrario sarebbero stati voti che spostavano l’Italia rispetto alla posizione che sta tenendo. E’ stato giusto tenere la posizione più equilibrata rispetto all’obiettivo di impedire una escalation del conflitto che è la cosa più responsabile che si possa fare adesso». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel punto stampa ad Acqualagna dopo la firma del patto di Coesione con la Regione Marche.

Schlein critica: "Un errore non votare la tregua"

«Penso che sia stato un errore per l'Italia non sostenere la risoluzione del'Onu su una tregua umanitaria. Bene hanno fatto Francia, Spagna, Portogallo a votare a favore. Chiamatela tregua, chiamatelo cessate il fuoco umanitario, chiamatela pausa umanitaria, basta che si fermi questa strage di civili . La preoccupazione è enorme, non possiamo assistere a una strage di civili». Lo ha detto ai cronisti la segretaria del Pd arrivando all’Assemblea di Azione.

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