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Guerra in Medio Oriente, Israele aumenta le operazioni nella striscia di Gaza. Netanyahu: "Nessun cessate il fuoco, rilasciate gli ostaggi"

Durante la notte «sono stati uccise dozzine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel tentando di attaccare i soldati». Il ministro degli Esteri italiano sulla situazione degli italiani a Gaza: "Al momento sono stati tutti contattati dal nostro consolato a Gerusalemme"

Le truppe israeliane continuano ad aumentare le operazioni all’interno della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui durante la notte «sono stati uccise dozzine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel tentando di attaccare i soldati». In uno scontro - ha aggiunto - un velivolo, indirizzato dalle truppe di terra ha colpito un luogo di addestramento all’interno di un palazzo con oltre 20 terroristi di Hamas». Negli ultimi giorni sono stati oltre 600 gli obiettivi colpiti.

Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi a parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco": lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa.  «Le richieste di cessate il fuoco sono richieste a Israele di una resa a Hamas, e questo non accadrà», ha aggiunto Netanyahu, esortando la comunità internazionale a unirsi al suo Paese nel chiedere il rilascio "immediato e incondizionato" degli ostaggi tenuti in ostaggio a Gaza.

«C'è un tempo per la pace e uno per la guerra: questo è il tempo della guerra», ha aggiunto Netanyahu, mentre Tel Aviv amplia in modo sempre più significativo la presenza di truppe a nord della Striscia di Gaza, dopo che nel fine settimana ha messo in atto il bombardamento più pesante dall’inizio della guerra e un blackout delle comunicazioni nella Striscia. L’esercito israeliano «avanza in maniera misurata ma molto potente all’interno della Striscia di Gaza», inizia la «terza fase della guerra» contro Hamas, aggiunge Netanyahu che esclude ogni possibilità di cessate il fuoco. Le forze israeliane stanno avanzando in due direzioni verso Gaza City, con il probabile obiettivo di tagliare l’asse stradale principale che collega il nord e il sud della Striscia.

Tajani: "A Gaza 14 italiani fra cui due donne incinte"

«Stiamo seguendo minuto per minuto 14 italiani e 5 loro familiari che sono nella zona rossa della Striscia di Gaza», ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5. «Fra loro ci sono due donne incinte, ci stiamo preoccupando delle loro condizioni. Al momento sono stati tutti contattati dal nostro consolato a Gerusalemme. Certamente la situazione è molto complicata a Gaza».

Tajani: "In partenza il primo aereo di aiuti italiani per Gaza"

«Stamani parte il primo aereo di aiuti italiani che arriverà in Egitto in una cooperazione tra il ministero della Difesa, degli Esteri, l’Onu e la Mezzaluna rossa». Lo ha annunciato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl, precisando che «l'ambasciatore sarà lì ad organizzare la distribuzione attraverso la Mezzaluna rossa. Dall’Egitto saranno inviati al valico di Rafah». «Continueremo anche domani ad inviare altri aiuti umanitari per ridurre le difficoltà del popolo palestinese che nulla ha a che vedere con i terroristi di Hamas», ha aggiunto Tajani.

Carro armato si ribalta, morto soldato israeliano: 2 feriti

Un soldato israeliano della riserva è morto ieri sera e altri due sono rimasti feriti in seguito al ribaltamento di un carro armato nel nord di Israele, lo ha annunciato oggi l’Idf. Yinon Fleishman, 31 anni, di Gerusalemme, è la vittima. I due feriti sono un ufficiale e un soldato semplice, entrambi appartenenti alle riserve. Le Forze di Difesa israeliane non hanno specificato il motivo del ribaltamento del veicolo blindato.

Raid aereo in Siria su base di Pasdaran iraniani

Una base militare dei Pasdaran iraniani è stata colpita nella notte nella Siria orientale al confine con l’Iraq da un attacco aereo condotto da non meglio identificati jet militari. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui il raid ha preso di mira la base della 47/a Brigata dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) iraniani di stanza ad Abukamal, al confine tra Siria e Iraq. Non si hanno al momento notizie di vittime.

Colpite infrastrutture militari in Siria

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato attacchi a infrastrutture militari all’interno della Siria, mentre cresce il timore che la sua guerra contro Hamas possa scatenare un più ampio conflitto regionale. «Un jet da combattimento dell’IDF ha attaccato i lanciatori» da cui sono partiti gli attacchi durante la notte verso il territorio israeliano, ha dichiarato l’esercito. Il jet israeliano ha «colpito infrastrutture militari in territorio siriano». L’esercito non ha fornito ulteriori dettagli, ma secondo l’emittente pubblica israeliana Kan News, gli attacchi hanno avuto luogo vicino alla città meridionale siriana di Daraa. Oggi il ministero della Difesa siriano ha dichiarato che Israele ha colpito «dalla direzione del Golan siriano occupato, prendendo di mira due posizioni delle nostre forze armate nella campagna di Daraa, causando alcune perdite materiali». L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che Israele ha preso di mira posizioni dell’esercito, tra cui «un battaglione di artiglieria» nella provincia di Daraa, in risposta ai bombardamenti sulle vicine alture occupate del Golan.

 

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