Il cuore della piccola Indi, la bimba di 8 mesi affetta da un patologia mitocondriale gravissima, ha cessato di battere stanotte poco prima delle 2. "Mia figlia è morta, la mia vita è finita all'1.45", ha dichiarato il padre Dean Gregory.
"Claire l’ha tenuta con sé per i suoi ultimi respiri", riferisce in un messaggio inviato ai suoi legali parlando degli ultimi istanti della figlia accanto alla madre. "Sono riusciti a prendersi il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendersi la sua anima. Siamo affranti e pieni di vergogna. Hanno cercato di sbarazzarsi di lei - scrive - senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che fosse ricordata per sempre. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata".
Nei giorni scorsi il governo aveva concesso alla piccola la cittadinanza italiana nella speranza di accelerare le procedure, ma i giudici britannici avevano stabilito che la vicenda era unicamente di competenza delle autorità inglesi.
2 Commenti
Marco
13/11/2023 09:17
Anche se ci fosse stata una sola, esigua e labile speranza che questa bimba potesse continuare a vivere.. si aveva il "DOVERE MORALE" di tentare. I giudici hanno deciso di "ucciderla" per risparmiarle "ulteriori sofferenze"... attenendosi allo spirito della legge e quindi applicandola. Da restare basiti. Nel corso dei secoli la ricerca scientifica e la medicina hanno fatto passi da gigante... trovando, tante volte inaspettatamente, terapie e cure per malattie considerate incurabili. Perché non dare la possibilità di tentare anche con la piccola Indy...?? Viviamo purtroppo in una società dove dire una parola sbagliata o fare un gesto non consono.. viene (giustamente) considerato lesivo nei confronti della dignità di una persona e dei suoi diritti umani... e poi una bimba viene uccisa "applicando quello che è lo spirito della legge"... al pari degli spartani che buttavano i bimbi nati deformi, dalle montagne. Società crudele, fatta di sole leggi e senza umanità. Dio ci perdoni.
marini
13/11/2023 13:00
Purtroppo, nel mondo occidentale, siamo ormai tutti in mano alle varie magistrature e ai servizi sociali i quali decidono in tutto e per tutto delle nostre vite e di quelle dei nostri cari. Decidono che deve stare al governo e se qualcuno eletto dal popolo è a loro non gradito, viene subito indagato e condannato e ora decidono pure sulla vita e la morte dei nostri cari. I genitori non contano più niente. E poi parlano di diritti. umani in Iran o altrove. Che tristezza.