Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in apertura della conferenza stampa di fine anno, che si svolge in contemporanea con le risposte alle domande dei cittadini. Il presidente ha aggiunto che i suoi principali obiettivi sono appunto «rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini e i diritti e le le libertà dei cittadini».
La pace in Ucraina, ha aggiunto, ci sarà quando la Russia avrà «raggiunto i suoi obiettivi», che rimangono la "denazificazione» e la «demilitarizzazione» del Paese. L'esercito russo, inoltre, non ha bisogno di una seconda ondata di mobilitazione dei riservisti.
«Non siamo noi ad aver rovinato i rapporti con la Ue ma loro che anno provato a metterci in secondo piano», ha ribadito il presidente russo, ricordando la sua versione per cui nel 2014 a Kiev c'è stato un «colpo di Stato in cui gli americani hanno affermato di aver speso cinque miliardi di dollari».
«La tendenza ad avvicinarsi ai nostri confini, sono le ragioni di questa tragedia», ha aggiunto, «l'Europa sta zitta di fronte a questo, noi siamo favorevole a relazioni con l’Europa ma loro non fanno nulla e stanno zitti di fronte agli Stati Uniti».
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