Ucraina e Moldavia nella Ue, dal Consiglio europeo arriva il via libera. Zelensky: "È una vittoria"
Il Consiglio Europeo ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina. Lo ha detto il Presidente Charles Michel su X-Twitter. Alla decisione del Consiglio europeo sull'apertura dei negoziati per l'accesso dell'Ucraina "nessuno ha obiettato". Lo hanno segnalato fonti europee: "E' una decisione presa dal Consiglio europeo che non è stata bloccata da alcuno Stato". "Questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando la decisione del Consiglio Europeo di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina, annunciata da Charles Michel. Il Consiglio Europeo ha deciso anche di aprire i negoziati anche con la Moldavia e di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia. Lo scrive il presidente Charles Michel su X. "L'Ue aprirà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo in vista di tale decisione". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime grande soddisfazione per i concreti passi avanti nel processo di allargamento raggiunti al Consiglio europeo per Ucraina, Moldova, Georgia e Bosnia Erzegovina. Si tratta di un risultato di rilevante valore per l’Unione Europea e per l’Italia, giunto in esito ad un negoziato complesso in cui la nostra Nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali». Lo rende noto Palazzo Chigi.
Orban contrario
«L'adesione dell’Ucraina all’Ue è una decisione sbagliata. L’Ungheria non vuole far parte di questa decisione sbagliata!». Lo dice su Facebook il premier ungherese, Viktor Orban, dopo la decisione dei leader Ue. «La posizione dell’Ungheria è chiara: avviare i negoziati con l'Ucraina in queste circostanze è una decisione del tutto insensata, irrazionale e sbagliata, e l’Ungheria non cambierà la sua posizione», afferma. «D’altra parte altri 26 paesi hanno insistito affinché questa decisione fosse presa. Per questo l'Ungheria ha deciso che se i 26 decideranno di farlo, dovranno andare per la loro strada», chiarisce Orban.