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Svelato uno dei misteri delle piramidi dell’antico Egitto: costruite lungo un ramo estinto del Nilo

Ben 31 piramidi dell’antico Egitto, comprese quelle del celebre complesso di Giza, potrebbero essere state originariamente costruite lungo un braccio ormai estinto del Nilo lungo 64 chilometri, che migliaia di anni fa sarebbe servito come autostrada per trasportare i materiali da costruzione. Lo rivelano le immagini satellitari e le analisi dei sedimenti condotte da un team di ricercatori egiziani, australiani e americani, guidato da Eman Ghoneim della University of North Carolina Wilmington. I risultati, pubblicati sulla rivista Communications Earth & Environment, potrebbero dunque spiegare perché queste antiche costruzioni sono concentrate in quella che ora appare come una stretta e inospitale striscia di deserto.

Analisi delle immagini satellitari

Gli studiosi hanno esaminato le immagini satellitari della regione per trovare la possibile ubicazione di un antico ramo del Nilo che correva lungo le pendici dell’altopiano del deserto occidentale, molto vicino alle piramidi comprese nella striscia che va da Giza a Lisht. Successivamente hanno fatto ricorso a indagini geofisiche e al campionamento di sedimenti per confermare la presenza di sedimenti fluviali e di ex canali sotto l’attuale superficie.

Scoperta del ramo 'Ahramat'

I risultati raccolti indicano la presenza di un antico ramo del Nilo, che i ricercatori propongono di chiamare 'Ahramat' (termine arabo che significa 'piramidì). Secondo la ricostruzione proposta nello studio, l’accumulo di sabbia portata dal vento durante un periodo di forte siccità cominciato 4.200 anni fa potrebbe spiegare la migrazione del ramo del Nilo verso est e il suo successivo interramento.

Utilizzo del fiume per il trasporto

I ricercatori hanno anche scoperto che molte delle piramidi in questione avevano strade rialzate che terminavano sulle sponde dell’ipotetico ramo fluviale Ahramat: questo potrebbe dimostrare che il fiume veniva utilizzato per il trasporto dei materiali da costruzione.

La costruzione delle Piramidi: un mistero millenario

Le piramidi dell’antico Egitto continuano a essere uno dei misteri più affascinanti dell’archeologia. La più famosa di tutte, la Grande Piramide di Giza, è stata costruita durante il regno del faraone Cheope intorno al 2580-2560 a.C. Questo monumentale progetto ha richiesto l’uso di circa 2,3 milioni di blocchi di pietra, alcuni dei quali pesano fino a 80 tonnellate. La precisione con cui sono stati posizionati i blocchi e l’allineamento astronomico delle piramidi suggeriscono una conoscenza avanzata di ingegneria e matematica da parte degli antichi Egizi.

Le teorie sulla costruzione

Molte teorie sono state proposte riguardo a come gli Egizi siano riusciti a trasportare e posizionare questi enormi blocchi di pietra. Una delle ipotesi più accreditate è che abbiano utilizzato rampe di terra battuta per sollevare i blocchi fino alle altezze necessarie. Recenti scoperte suggeriscono che queste rampe potrebbero essere state integrate con sistemi di leve e contrappesi. La scoperta dell'antico ramo del Nilo aggiunge un nuovo elemento a questa ipotesi, suggerendo che il fiume potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nel trasporto delle pietre dalle cave ai cantieri delle piramidi.

Il significato religioso delle piramidi

Le piramidi non erano solo monumenti architettonici, ma anche simboli religiosi di grande importanza. Gli Egizi credevano che il faraone, in quanto divinità vivente, dovesse essere adeguatamente preparato per l'aldilà. Le piramidi servivano da tombe per i faraoni e contenevano tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno nell'aldilà, inclusi oggetti preziosi, cibo e persino barche solari. Il complesso di Giza, con le sue tre grandi piramidi e la Sfinge, rappresenta un insieme di simboli cosmici che riflettono la mitologia e le credenze religiose egizie.

Le barche solari: veicoli per l'aldilà

Le barche solari sono tra i reperti più affascinanti e misteriosi dell’antico Egitto. Queste imbarcazioni, spesso sepolte accanto alle piramidi, avevano una profonda importanza religiosa e simbolica. Secondo la mitologia egizia, il faraone, dopo la morte, doveva intraprendere un viaggio nell’aldilà per unirsi al dio sole Ra e navigare con lui attraverso il cielo diurno e notturno.

Le piramidi di Meroe: un esempio meno conosciuto

Oltre alle famose piramidi egizie, anche la regione di Meroe nel Sudan ospita una serie di piramidi meno conosciute ma altrettanto affascinanti. Costruite dai re e dalle regine della civiltà di Cush, queste piramidi sono più piccole rispetto a quelle di Giza, ma sono ugualmente impressionanti per la loro architettura e per i dettagli delle decorazioni. Le piramidi di Meroe testimoniano l'influenza culturale e religiosa dell'antico Egitto sulle civiltà vicine e il ruolo centrale che la costruzione piramidale ha avuto nel panorama politico e spirituale della regione.

 

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