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Addio al premio Oscar Donald Sutherland: fu il Casanova di Fellini

Nato nel 1935 da una famiglia di origini scozzesi a Saint John, una cittadina canadese nella provincia del Nuovo Brunswick, ma cresciuto ad Halifax, Donald Sutherland nella sua lunga carriera di attore ha preso parte a più di 180 film ed ha vinto l’Oscar nel 2017.
Il debutto nel cinema è avvenuto in un film italiano, Il castello dei morti vivi, del 1964 e diretto da Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini.
Nel 1968 appare nella nota pellicola 'Quella sporca dozzinà di Robert Aldrich ma il successo vero e proprio avviene nel 1970 con il film M.A.S.H. di Robert Altman dove interpreta il Capitano Benjamin Franklin ambientata in un ospedale da campo Usa durante la guerra in Corea.
Indimenticabile la sua partecipazione, nel 1976, all’opera di Bernardo Bertolucci, Novecento accanto a Robert De Niro e Gerard Depardieu. Federico Fellini, nello stesso anno, lo vuole per interpretare Giacomo Casanova ne Il Casanova, girato completamente nel teatro 5 di Cinecittà.

Tra le altre interpretazioni si ricordano i film Animal House del 1978 di John Landis, Terrore dallo spazio profondo di Philip Kaufman, La Cruna dell’ago del 1981 di Richard Marquand. E ancora Fuoco assassino del 1991 diretto da Ron Howard e, dello stesso anno, JFK di Oliver Stone.
Altre interpretazioni per Virus letale (Outbreak) di Wolfgang Petersen, Virus di John Bruno.
Con Anthony Hopkins interpreta Instinct- istinti primordiali. Diretto da Clint Eastwood in Space cowboys. In The Italian job del 2003 per il remake di Un colpo all’italiana del '69. Poi ancora ritorno a Cold Mountain, Lord of war, orgoglio e pregiudizio, An American haunting. Nel 2007 è stato il protagonista della serie tv Dirty sexy money. Infine nel 2017 il film drammatico Elia & John, the leisure seeker di Paolo Virzì.
Si è sposato tre volte e due dei suoi figli, Rossif e Kiefer, avuti con Shirley Douglas, hanno intrapreso la carriera di attore.

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