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Elezioni in Gran Bretagna, col trionfo dei laburisti parte l'era Starmer

Keir Starmer, leader del partito laburista, sarà il prossimo primo ministro britannico dopo la netta e travolgente vittoria alle elezioni. Rishi Sunak, premier uscente e guida del partito conservatore, ha pubblicamente ammesso la sconfitta affermando di essersi già congratulato con il rivale. Lo scrutinio è ancora in corso. Secondo le ultime proiezioni della BBC, i conservatori potrebbero ritrovarsi con soli 144 deputati, il numero più basso dell’intera loro storia politica. I laburisti, invece, tornano al potere dopo 14 anni e con una maggioranza schiacciante. E’ stata infatti già superata la soglia dei 326 seggi, necessaria per ottenere la maggioranza alla Camera dei Comuni. «Un mandato come questo comporta una grande responsabilità», ha dichiarato Starmer ai sostenitori in un trionfale raduno all’alba a Londra, pochi istanti dopo l’annuncio dei risultati. Starmer è in procinto di prendere il potere con una maggioranza di circa 170 seggi, sempre secondo le ultime proiezioni della BBC, che assegna ai Labour 410 seggi. In un discorso tenuto presso la sede di Holborn e St Pancras, il leader laburista ha affermato che i cittadini britannici hanno votato per il cambiamento e che ora è «giunto il momento di agire».

Sunak ha reso noto che rilascerà una dichiarazione completa sulla sconfitta quando tornerà a Londra nel corso della giornata. Non ha detto se intende rimanere o meno alla guida del partito. Tra i Tories che hanno già perso i loro seggi figurano importanti membri dell’uscente governo, tra cui Penny Mordaunt, leader della camera dei Comuni, Alex Chalk, segretario alla Giustizia, Grant Shapps, segretario alla Difesa, Gillian Keegan, segretario all’Istruzione, e il capogruppo Simon Hart. Dopo una lotta serrata, Jeremy Hunt, il cancelliere dello scacchiere, ha mantenuto il suo seggio per pochi voti.

Non è stata una notte particolarmente positiva nemmeno per John Swinney, leader dell’SNP (partito indipendentista) e primo ministro scozzese, che ha dovuto ammettere come il suo partito abbia vissuto «una brutta elezione». Nel precedente giro di giostra l’SNP aveva ottenuto 48 seggi, ma la BBC prevede che alla fine della serata ne avrà meno di dieci. I liberaldemocratici centristi, invece, possono ritenersi soddisfatti visto che sono in procinto di ottenere il loro miglior risultato elettorale da un secolo a questa parte. Alle ultime elezioni avevano conquistato 11 seggi, ora le proiezioni ne assegnano 58. Nigel Farage, leader di Reform UK, ha dichiarato che il suo partito sta facendo progressi verso l’obiettivo di sostituire i Tory come principale partito di opposizione. Farage ha vinto a Clacton e il suo partito ha conquistato almeno altri tre seggi. Secondo le ultime proiezioni della BBC, il partito non otterrà più di questo. I primi exit poll ipotizzavano un numero a due cifre che sarebbe stato molto più impattante. Resta comunque il dato che vede Reform UK arrivare secondo in molti seggi dietro ai laburisti e davanti ai conservatori. Carla Denyer, co-leader dei Verdi, ha battuto i laburisti conquistando Bristol Central. Secondo le proiezioni della BBC, il partito ambientalista dovrebbe conquistare due seggi. Plaid Cymru, invece, è in procinto di conquistare quattro seggi. Un posto in Parlamento sarà riservato all’unico vittorioso come indipendente, l’ex leader laburista, Jeremy Corbin.

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