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L'appello di Trump: "Chiudete tutti i processi su di me. Basta caccia alle streghe". Ufficiale la nomination del tycoon: il suo vice sarà il senatore 39enne Vance

La convention repubblicana di Milwaukee che vota formalmente la nomination di Donald Trump e del suo vice, il 39/enne senatore dell’Ohio J.D. Vance dopo le esclusioni dei due rivali Marco Rubio e Doug Burgum, non poteva cominciare sotto miglior auspicio per il tycoon: la giudice Aileen Cannon - da lui nominata - ha archiviato il processo per le carte segrete di Mar-a-Lago stabilendo che la nomina del procuratore speciale Jack Smith ha violato la costituzione. Un vizio formale, che l’accusa probabilmente impugnerà, ma quanto basta all’ex presidente per chiedere che siano mandati in soffitta tutti i procedimenti contro di lui. «Se vogliamo andare avanti e riunire la nazione dopo gli orribili eventi di sabato, questa archiviazione dovrebbe essere solo il primo passo, seguito rapidamente dall’archiviazione di tutta la caccia alle streghe», ha attaccato il tycoon in un post su Truth ribadendo che «il dipartimento di Giustizia democratico ha coordinato tutti questi attacchi politici, che sono un’interferenza elettorale contro l’avversario politico di Joe Biden». Inchieste politicizzate quindi, da archiviare in nome di quell'unità del Paese auspicata sia da Trump che da Biden dopo l'attentato a The Donald nel comizio in Pensylvanya, stato in bilico dove il tycoon ora guida 48% a 45%, mentre è dietro di soli 3 punti in Virginia, vinta dal leader dem nel 2020 con un distacco di 10 punti. L’unità sarà anche il tema del suo discorso di accettazione della nomination giovedì, quando sui delegati al Fiserv Forum cadranno almeno 100.000 palloncini rossi, bianchi e blu, i colori nazionali. L’ex presidente ha infatti rivelato di aver completamente riscritto il suo intervento, che «sarebbe stato sconvolgente, uno dei più incredibili», ha spiegato. "Onestamente, ora sarà un discorso completamente diverso», ha detto, descrivendolo come «un’opportunità per unire il Paese» e "persino il mondo intero». Non è dato sapere quanto durerà nella sua inconsueta versione moderata ma Trump intende sfruttare l'occasione mediatica della kermesse per convincere indipendenti, moderati e 'swing voters' orientati verso i dem ma frustrati dalle defaillance senili di Biden. Per sfondare al centro e chiudere la partita ha invitato anche la sua rivale Nikky Haley, che dopo l’attentato ha accettato anche di intervenire dal palco. Non parleranno invece nè la first lady nè l'adorata figlia Ivanka. La royal family sarà rappresentata dai figli maggiori del tycoon, Donald Trump Jr. ed Eric Trump, dalla fidanzata del primo Kimberly Guilfoyle (ex conduttrice di Fox News) e dalla moglie del secondo Lara Trump, co-presidente del Partito repubblicano.

Nella guest list non ci sono invece George W. Bush, Mike Pence e Mitt Romney, esponenti di una vecchia guardia ormai ai margini di un partito plasmato a immagine e somiglianza del capo. Al Fiserv Forum, il campo di gioco dei Bucks, ci sono quasi 50.000 persone, tra cui oltre 2.400 delegati, compresi alcuni 'falsi elettorì sotto inchiesta. Lunedì è stata approvata la piattaforma, limata dal tycoon soprattutto sul tema cruciale dell’aborto, su cui devono decidere i singoli Stati (svolta che ha fatto infuriare gli anti abortisti) e sulle nozze gay. Subito dopo l’annuncio del tycoon su Truth del 'running matè: l’ex presidente ha scelto Vance, il candidato più giovane, più conservatore (anche sull'aborto) e più intellettuale (autore del bestseller 'Hillbilly Elegy') ma anche quello con meno esperienza politica (senatore da un anno) e quindi meno contrapponibile a Kamala Harris come vice pronto a diventare commander in chief. Sono previste anche diverse proteste anti Trump, che metteranno a dura prova l’imponente dispositivo di sicurezza. La prima lunedì con i circa 2000 manifestanti della 'Coalition to March on the Rnc', una coalizione che riunisce 120 gruppi e che ha il sostegno di 125 attivisti liberali nel Paese. «Unitevi a noi per combattere contro l’agenda razzista e reazionaria dei repubblicani, per stare dalla parte della Palestina; difendere i diritti delle donne, i diritti riproduttivi e quello della comunità Lgbtq; difendere ed espandere i diritti degli immigrati e sostenere la pace, la giustizia e l’equità», ha attaccato Omar Flores, co-presidente della coalizione.

Il via libera formale dei repubblicani a Trump

Il Partito Repubblicano ha formalmente confermato Donald Trump come suo candidato Presidente per le elezioni di novembre. L’ex Presidente ha ottenuto la maggioranza dei delegati alla convention nazionale del partito, dopo che suo figlio Eric, in rappresentanza della Florida, ha assicurato il superamento della soglia.

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