Giovedì 19 Settembre 2024

Fake news su Imane Khelif? "Una campagna d'odio legata all'estrema destra filorussa"

Sulla pugile Imane Khelif «già diverse ore prima dell’incontro era stata sviluppata una narrazione ben precisa, presente soprattutto in community legate all’estrema destra filorussa. I monitoraggi di Idmo hanno evidenziato come si sia creata una campagna d’odio a suo carico, definita più volte 'transgender' quando invece non è così». A dirlo in un’intervista al QN Gennaro Tortorelli, giornalista e ricercatore dell’Italian Digital Media Observatory (Idmo), che spiega perché il 'caso Khelif' fosse destinato a scoppiare e come informazioni poco accurate abbiano fatto il gioco di chi lo ha organizzato. L’obiettivo di questa campagna secondo il ricercatore è "dipingere l’Occidente come degenerato e corrotto, contrapponendolo a valori più conservatori e identitari, propri dell’estrema destra e di alcune dittature - prosegue Tortorelli -. Se questa campagna è riuscita così bene, però, è anche per l'inaccuratezza di alcuni media, che hanno avvalorato la teoria secondo la quale Imane sarebbe transgender». Si parla di un coinvolgimento della Russia. Il presidente dell’Iba è vicino a Putin. «Non abbiamo ancora evidenze chiare in questo senso. Certo, va ricordato che l’International Boxing Association non è più riconosciuta dal Cio a causa di corruzione, scandali arbitrali e la sua vicinanza al Cremlino - dice Tortorelli -. L’unico test medico che ha squalificato l'algerina è stato effettuato da loro, con procedimenti che non sono mai stati chiariti. E sappiamo anche che la retorica contro la cosiddetta ideologia woke e il cosiddetto politicamente corretto possono essere armi molto potenti per la disinformazione russa».

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