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Hamas non va a Doha, ma colloqui con mediatori da venerdì: "Stiamo perdendo fiducia nella mediazione Usa"

epa11221845 Smoke rises following an Israeli air strike in Gaza City, northern Gaza Strip, 15 March 2024. More than 31,000 Palestinians and over 1,300 Israelis have been killed, according to the Palestinian Health Ministry and the Israel Defense Forces (IDF), since Hamas militants launched an attack against Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli operations in Gaza and the West Bank which followed it. EPA/MOHAMMED SABER

Hamas ha fatto sapere che non prenderà parte al nuovo round di colloqui di cessate il fuoco a Gaza, programmati per domani in Qatar, ma che avrà in seguito contatti con i Paesi mediatori. «Andare a nuovi negoziati consente all’occupazione di imporre nuove condizioni e di utilizzare il labirinto di trattative per condurre altri massacri», ha detto all’agenzia Reuters l’alto funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri.

«Hamas è impegnata nella proposta presentata il 2 luglio, che si basa sulla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sul discorso di Biden e il movimento è pronto a iniziare immediatamente la discussione su un meccanismo per implementarla», ha aggiunto Abu Zuhri. L’assenza di Hamas dai colloqui, tuttavia, non elimina le possibilità di vedere dei risultati: il suo capo negoziatore Khalil al-Hayya fa base proprio a Doha e il gruppo palestinese ha canali aperti con Egitto e Qatar. Una fonte a conoscenza della questione afferma che Hamas vuole che i mediatori tornino con una «risposta seria» da Israele. Se questo accadrà, afferma Hamas, incontrerà i mediatori dopo la sessione di giovedì.

Hamas sta perdendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di mediare un cessate il fuoco a Gaza e parteciperà ai colloqui solo se si concentreranno sull'attuazione della proposta messa a punto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden a maggio e approvata a livello internazionale. Lo dice Osama Hamdan, un membro del politburo di Hamas, secondo quanto riporta la stampa israeliana.

«Abbiamo informato i mediatori che qualsiasi incontro dovrebbe basarsi sul parlare di meccanismi di implementazione e stabilire scadenze piuttosto che negoziare qualcosa di nuovo», afferma Hamdan, «altrimenti, Hamas non trova alcun motivo per partecipare».

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