Attacco a Mosca, le difese aeree russe abbattono 46 droni ucraini. Medvedev: "Niente colloqui con Kief finché non sarà sconfitta"
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 46 droni ucraini in sei regioni del Paese, inclusa quella di Mosca: lo hanno reso noto su Telegram il ministero della Difesa russo e autorità locali. Il ministero ha precisato che 11 droni sono stati distrutti sul territorio della regione della capitale russa, 23 sulla regione di Bryansk, sei sul territorio della regione di Belgorod, tre sulla regione di Kaluga e due sulla regione di Kursk. Inoltre, il governatore della regione di Oryol, Andrey Klychkov, ha affermato che un drone è stato abbattuto sul territorio locale.
Mosca ferma i colloqui con l'Ucraina
Mosca non terrà colloqui con l'Ucraina dopo l’attacco di Kiev alla regione di Kursk finché il nemico non sarà completamente sconfitto: lo scrive su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. «Tutto è andato a posto dopo che i neonazisti hanno compiuto un atto di terrorismo contro la regione di Kursk. Le chiacchiere sulla pace meravigliosa fatte da mediatori non autorizzati sono finite. Ora tutti capiscono, anche se nessuno lo dice pubblicamente, che non ci saranno colloqui finché il nemico non sarà completamente sconfitto», si legge nel messaggio.
Il Pentagono e la guerra Russia-Ucraina: uno stallo
Il Pentagono ritiene che la guerra della Russia contro l’Ucraina sia giunta a un punto morto: lo riporta l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita l’agenzia di intelligence del dipartimento della Difesa statunitense. Secondo gli esperti dell’intelligence militare, né l’Ucraina né la Russia hanno infatti gli asset per lanciare una grande offensiva l’uno contro l’altro. In particolare, Kiev non dispone ancora di una quantità di munizioni sufficiente per eguagliare la capacità della Russia di lanciare circa 10.000 pezzi di artiglieria al giorno, anche dopo che il Congresso degli Stati Uniti ha sbloccato nuovi aiuti militari in aprile. Le truppe ucraine sono ancora in grado di condurre operazioni difensive, ma non saranno in grado di lanciare una controffensiva su larga scala per almeno sei mesi, afferma il Pentagono. Allo stesso tempo, la Russia ha adottato una strategia che mira a stremare l’Ucraina: Mosca sarà in grado di mantenere una zona cuscinetto conquistata dalle sue truppe, ma non ha forze sufficienti «per minacciare un’avanzata più profonda nel territorio controllato dall’Ucraina, come nel caso della città di Kharkiv». Le conclusioni del servizio di intelligence del ministero della Difesa Usa sono contenute nell’ultimo rapporto trimestrale sugli aiuti americani all’Ucraina.