Giovedì 19 Settembre 2024

Il presidente della Duma: "Dietro l'arresto di Durov ci sono gli Usa". Il Ceo di Telegram in custodia della polizia per altre 48 ore

Pavel Durov

Il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ha accusato gli Usa di essere «dietro l’arresto» del patron di Telegram, Pavel Durov, in Francia. Lo riporta l'agenzia Interfax. «In effetti, dietro l’arresto di Durov c'è Washington. Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, è importante per Biden prendere il controllo di Telegram», ha dichiarato il presidente del ramo basso del Parlamento russo senza fornire prove a sostegno delle sue parole. «Telegram è una delle poche e allo stesso tempo la più grande piattaforma Internet sulla quale gli Stati Uniti non hanno alcuna influenza. Allo stesso tempo opera in molti Paesi che a loro interessano», ha affermato Volodin."Per Washington - ha proseguito il presidente della Duma russa - la sorveglianza sui social network, la loro totale censura e subordinazione, anche attraverso il ricatto con il pretesto di combattere vari tipi di minacce, sono metodi tradizionali di gestione politica e influenza esterna».

Capo 007 Mosca, Durov non dara' informazioni a Occidente

Il direttore dei Servizi segreti esteri della Russia (Svr), Serghei Naryshkin, si è detto certo che il fondatore di Telegram Pavel Durov, detenuto in Francia, non divulgherà informazioni sensibili all’Occidente. Lo riporta la Tass. «Mi aspetto che non lo farà», ha affermato Naryshkin alla stampa che gli chiedeva se a Mosca ci fossero preoccupazioni riguardo al fatto che Durov trasmettesse informazioni sensibili per la Russia.

Durov rimarrà in custodia della polizia per altre 48 ore

Il Ceo e fondatore di Telegram, Pavel Durov, rimarrà in custodia della polizia per altre 48 ore come parte di un’indagine sui reati informatici ipotizzati contro la piattaforma di messaggistica. Lo ha fatto sapere il procuratore di Parigi, dopo che ieri sera è stata decisa l’estensione della sua custodia. Durov è stato arrestato sabato. L’indagine riguarda reati legati a sospette transazioni illecite, pornografia infantile e frode sull'app, nonchè il rifiuto di comunicare informazioni alle autorità. Il fondatore di Telegram dovrebbe così rimanere in custodia fino a domani.

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