Sabato 21 Settembre 2024

Raid israeliano su una scuola a Gaza: 21 morti tra cui 13 bambini. Hezbollah in ginocchio promette vendetta

L’ufficio stampa del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha dichiarato che Israele ha commesso un "terribile massacro" bombardando la scuola al-Zeitoun nella parte orientale di Gaza City, portando a 21 morti il bilancio dell’attacco. Tra le vittime ci sono 13 bambini, sei donne e un neonato di tre mesi, mentre almeno 30 persone sono rimaste ferite e due risultano ancora disperse. Lo riporta Al Jazeera.

Il bilancio delle vittime a Gaza

Il Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha comunicato che il bilancio delle vittime del conflitto ha raggiunto 41.391 morti, con 119 decessi registrati nelle ultime 72 ore. Dall’inizio del conflitto, 95.760 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dal ministero.

Hezbollah colpito duramente

Il gruppo Hezbollah, che promette vendetta, ha subito il terzo grave colpo in pochi giorni con l’uccisione dei vertici della Forza d’élite Radwan e di altri 13 miliziani in un attacco aereo israeliano su Beirut. Tra le vittime figurano il capo dell'ala militare di Hezbollah, Ibrahim Aqil, e i suoi due vice. L’attacco ha raso al suolo una palazzina nella periferia meridionale della capitale libanese, uccidendo 15 persone tra cui 3 bambini, mentre partecipavano a una riunione della forza d’élite. Questo attacco arriva subito dopo il sabotaggio di dispositivi di comunicazione come cercapersone e walkie-talkie, in cui erano morte 37 persone.

Reazioni e impatto internazionale

L’uccisione di Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per il coinvolgimento nell'attentato all’ambasciata statunitense a Beirut nel 1983, è stata confermata da Hezbollah, che lo ha definito «uno dei suoi grandi leader». Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa di 7 milioni di dollari per informazioni su di lui. Il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che l'attacco è stato «mirato» e ha colpito Aqil mentre partecipava a un incontro con altri comandanti. Tuttavia, l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, ha criticato l’attacco ai dispositivi di comunicazione di Hezbollah, definendolo una possibile violazione del diritto internazionale e un «crimine di guerra».

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