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Durissimo attacco di Netanyahu all'Onu: «Palude antisemita e terrapiattista». Alcune delegazioni abbandonano l'Assemblea

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel suo discorso all'Assemblea Generale dell'Onu, ha lanciato un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una "palude antisemita" e una "società terrapiattista anti-israeliana". "Stare con Israele è in linea con i vostri valori", ha dichiarato dal podio.

Netanyahu ha inoltre ribadito la determinazione di Israele a continuare a colpire Hezbollah fino a quando tutti gli obiettivi non saranno raggiunti. «Per 18 anni Hezbollah si è rifiutato sfacciatamente di attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu», ha sottolineato il premier, aggiungendo che il gruppo filo-iraniano ha spostato le sue forze al confine con Israele, invece di lasciare il Libano meridionale.

«Non ci fermeremo finché i nostri cittadini non torneranno sani e salvi alle loro case», ha assicurato Netanyahu, confermando che Israele ha tutto il diritto di agire e difendersi "finché Hezbollah sceglierà la via della guerra".

Rivolgendosi alla Corte Penale Internazionale, che ha emesso un mandato d'arresto nei suoi confronti con l'accusa di crimini di guerra, Netanyahu ha affermato: «I veri criminali di guerra non sono in Israele».

A seguito delle sue parole, la delegazione turca ha abbandonato l'Assemblea Generale in segno di protesta, unendosi ad altri Paesi membri. La Turchia ha motivato questa decisione come un atto contro le accuse mosse dalla Corte Penale Internazionale contro il premier israeliano.

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