Sabato 21 Dicembre 2024

Israele prepara la risposta all'attacco, il petrolio nel mirino. L'Iran: "Pronti a ridurre Tel Aviv in cenere". Hezbollah: truppe respinte nel sud del Libano

Israele lancerà entro pochi giorni una "significativa rappresaglia" in risposta al massiccio attacco missilistico iraniano di ieri, che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno del Paese e altri siti strategici: lo riporta Axios, che cita funzionari israeliani.

Israele: colpiremo stanotte con forza in Medio Oriente

Israele ha promesso che nel corso della notte tra martedì e mercoledì i suoi aerei da combattimento continueranno a colpire "con forza" nelle prossime ore "in Medio Oriente". Lo ha dichiarato in un comunicato il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, dopo che l'Iran ha attaccato Israele lanciando 180 missili verso il suo territorio. "L'aeronautica militare continua a operare a pieno regime e stanotte continueremo a colpire con forza in Medio Oriente come facciamo da un anno", ha dichiarato Hagari.

Iran: se Israele risponde colpiamo ogni sua infrastruttura. Ridurremo Tel Aviv in cenere

L'Iran - che intanto ha bloccato tutti i voli sul Paese fino a domani - colpirà "tutte le infrastrutture" di Israele se attaccato in risposta ai suoi lanci missilistici di ieri: è la minaccia lanciata dal capo di Stato maggiore dell'esercito di Teheran, il generale Mohammad Bagheri. "Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi sostenitori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, un'operazione come quella" di ieri sera "sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira", ha detto il Bagheri alla televisione di Stato iraniana.
 "L'Iran interrompe la sua operazione, ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente": lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "Ora, i sostenitori di Israele hanno la responsabilità di fermare il regime, invece di perpetrare stupide interferenze", ha aggiunto. "Siamo stati capaci di distruggere Tel Aviv e Haifa durante i nostri attacchi missilistici di ieri - ha avvertito l'ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi -, ma se il regime israeliano commette un errore, potremmo cambiare idea e ridurre Tel Aviv in cenere in una notte".

Hezbollah: respinte truppe di Israele in una città del sud del Libano

Hezbollah afferma di aver affrontato stamattina le forze israeliane che erano entrate nella città libanese meridionale di Odaisseh e di averle respinte. In un messaggio su Telegram citato dai media arabi, la milizia sciita appoggiata dall'Iran scrive di essersi "scontrata" con i soldati di Israele, avergli "inflitto perdite" e averli "costretti a ritirarsi". Si tratterebbe del primo scontro diretto sul terreno tra Hezbollah e le Forze di difesa israeliane (Idf), negato fino a ieri da entrambe le parti.

'I raid di Israele hanno distrutto metà dell'arsenale di Hezbollah'

I recenti attacchi aerei di Israele in Libano hanno distrutto circa la metà dei missili e dei razzi che Hezbollah aveva accumulato in più di tre decenni, infliggendo un duro colpo alle capacità della milizia sciita: lo scrive il New York Times, citando anonimamente alti funzionari israeliani e americani. Per questo Hezbollah sta cercando di ottenere nuove armi dal suo sponsor, l'Iran. Ma, sottolinea il quotidiano Usa, l'arsenale del gruppo rimane formidabile, con decine di migliaia di proiettili sparsi in tutto il Libano, e un grande fuoco di fila potrebbe sopraffare il sistema di difesa Iron Dome di Israele. 

Raid d'Israele a Khan Yunis, 'uccisi 4 membri della famiglia di un reporter'

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che aerei da guerra israeliani hanno bombardato stanotte la casa della famiglia del giornalista Ahmed al-Zard uccidendo almeno quattro persone a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo la Wafa le vittime sono il fratello, lo zio e due cugini del reporter, che sarebbe invece rimasto gravemente ferito nell'attacco insieme alla madre e all'altro fratello.

Media iraniani: 200 i missili lanciati ieri contro Israele

Teheran ha lanciato ieri 200 missili contro Israele, ha riferito oggi la tv di Stato iraniana. Le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano parlato da parte loro di circa 180 missili sparati dall'Iran contro il territorio dello Stato ebraico, la maggior parte dei quali intercettati.

Frammenti di missili dall'Iran sulla Giordania, danni e tre feriti lievi

Frammenti di missili iraniani sono caduti sulla Giordania, ferendo lievemente tre persone. Lo rende noto il governo di Amman. Sono stati segnalati anche danni e le autorità stanno conducendo una valutazione della situazione, afferma il portavoce governativo Mohammad Momani citato dall'Agenzia di stampa giordana (Petra).

'Cinque i raid effettuati stanotte da Israele sul sud di Beirut'

Sono stati almeno cinque gli attacchi israeliani che hanno colpito stanotte la periferia sud di Beirut, secondo una fonte di sicurezza libanese. L'esercito israeliano ha detto di aver preso di mira i siti di Hezbollah e ha emesso diversi ordini di evacuazione. "Vi trovate nei pressi di pericolose strutture" del gruppo sciita "contro le quali le Idf agiranno con forza" a breve, si legge in uno degli avvertimenti che menzionava la zona di Haret Hreik.

Israele bombarda una scuola a nord di Gaza, 'almeno 3 morti'

Aerei da guerra di Israele hanno bombardato stanotte un complesso scolastico nel nord di Gaza, quello di 'Muscat e Rimal'. Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che gli edifici colpiti venivano usati come base operativa da Hamas. L'agenzia di stampa Wafa dà notizia di almeno tre morti e 17 feriti nel raid, sottolineando che la scuola era diventata riparo per gli sfollati palestinesi.

'Evacuata una base delle milizie iraniane al confine con l'Iraq'

Il Centro siriano per i diritti umani, affiliato all'opposizione nel Paese, ha riferito che le milizie iraniane stanno evacuando il loro quartier generale dalla città di al-Bukhamal, al confine con l'Iraq, per paura di un attacco israeliano. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

Attacco israeliano a sud di Beirut

L'Idf ha annunciato un attacco in corso a sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh, dove venerdì scorso è stato ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. "Stiamo attaccando obiettivi dei terroristi di Hezbollah", ha precisato l'esercito israeliano in una nota.

Due esplosioni vicino all'ambasciata israeliana a Copenaghen

Due "esplosioni" si sono verificate oggi vicino all'ambasciata israeliana a Copenaghen: lo ha reso noto la polizia danese.

Tajani: "Si fermino tutti, anche Israele. O la guerra sarà fuori controllo"

"L'Italia chiede al governo dell’Iran e allo stesso primo ministro israeliano Netanyahu di frenare il ricorso alla violenza. Chiede a tutti, assolutamente a tutti, di interrompere la spirale della guerra. In queste ore un missile in più da una parte o dall’altra potrebbe portare questa guerra definitivamente fuori controllo. Lavoriamo in maniera convinta per evitare che tutta la regione finisca nell’abisso di una guerra generalizzata, una catastrofe che nessuno sarebbe in grado di controllare, che porterebbe morte e devastazione per anni. La prospettiva nella regione resta quella dei due Stati, quella di Israele in grado di convivere in sicurezza con uno stato palestinese, e di un Libano che resti un paese stabile e un esempio di convivenza tra le varie comunità e religioni". Lo dice in un’intervista al "Corriere della Sera" il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Sapevamo che una reazione iraniana sarebbe stata possibile e adesso temiamo una contro-reazione israeliana - aggiunge -. Come governo, nelle ultime ore ci siamo occupati molto di tutelare i cittadini italiani che sono ancora bloccati in Libano, organizzando anche voli charter per farli tornare, ma da oggi lo scenario potrebbe diventare molto, molto più pericoloso. La guerra potrebbe allargarsi velocemente. Noi continuiamo a seguire i punti di crisi su cui lavoravamo, a Gaza e in Libano". In Libano c'è il contingente italiano: quale il rischio? "I nostri militari sono protetti all’interno delle caserme, nei bunker dell’Onu - ha sottolineato Tajani -. Io stesso ho parlato con il ministro degli Esteri israeliano e ho avuto assicurazioni che i siti dove si trovano non verranno messi a rischio. Ci siamo confrontati con il presidente Meloni e con il collega Crosetto. Con l’Onu dovremo decidere come proseguire la missione. Se un ritiro del contingente di caschi è possibile? L’Onu e la Difesa italiana condividono i piani per tutte le opzioni necessarie. Quello che sarà necessario fare verrà fatto", ha concluso.

Von der Leyen, attacco Iran minaccia stabilità regione

"Condanno con fermezza l'attacco missilistico balistico di ieri lanciato dall'Iran contro Israele. Tali azioni minacciano la stabilità regionale e aumentano le tensioni in una situazione già estremamente volatile. Esorto tutte le parti a proteggere la vita di civili innocenti. L'Unione Europea continua a chiedere un cessate il fuoco oltre il confine con il Libano e a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi trattenuti da quasi un anno". Lo dichiara in una nota la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Macron: la Francia ha mobilitato le sue forze contro la minaccia Iran

Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato "con la massima fermezza i nuovi attacchi dell'Iran contro Israele" e ha affermato che Parigi "ha mobilitato" ieri "le sue risorse militari in Medio Oriente per contrastare la minaccia" di Teheran. Lo ha dichiarato l'Eliseo, in un comunicato diffuso al termine di un consiglio di difesa. Macron ha chiesto che "Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione", ricordando che la Francia è "impegnata per la sicurezza" dello Stato ebraico. Ha inoltre chiesto alle autorità israeliane di "porre fine il più rapidamente possibile" alle loro "operazioni militari" e ha invitato più in generale "tutti gli attori coinvolti nella crisi in Medio Oriente" a "dare prova della massima moderazione". La Francia "organizzerà molto presto una conferenza a sostegno del popolo libanese e delle sue istituzioni", afferma l'Eliseo. Macron ha chiesto al capo della diplomazia francese Jean-Noel Barrot di "visitare nuovamente il Medio Oriente", viene aggiunto in un comunicato diffuso stanotte. Dopo un viaggio a Beirut nei giorni scorsi, Barrot "consulterà tutti coloro che hanno un ruolo da svolgere per avviare la riduzione della tensione e trovare soluzioni durature all'attuale crisi in tutti i suoi aspetti, in particolare per quanto riguarda la situazione in Libano e a Gaza".

Berlino, l'attacco dell'Iran rischia di infiammare Medio Oriente

L’attacco dell’Iran contro Israele rischia di «infiammare» l’intero Medio Oriente: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Il Brasile chiede l'immediato cessate il fuoco in Libano

Il governo brasiliano ha espresso "grave preoccupazione" per le operazioni militari di terra delle forze armate israeliane in territorio libanese. In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri verdeoro, l'Itamaraty, ha citato la violazione del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Nel riaffermare la sua difesa del pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale del Libano, il Brasile esorta Israele a fermare immediatamente le sue incursioni di terra e gli attacchi aerei su aree civili densamente popolate in quel Paese. Il governo brasiliano rinnova inoltre il suo appello a tutte le parti coinvolte affinché esercitino la massima moderazione e raggiungano, con la massima urgenza, un cessate il fuoco permanente e completo", rende noto l'Itamaraty. Gli attacchi aerei israeliani su varie regioni del Libano "dal 17 hanno causato la morte di oltre 1.000 persone, tra cui due adolescenti brasiliani e i loro genitori, e migliaia di feriti", sottolinea il ministero degli Esteri del Brasile. Sempre secondo Itamaraty, l'Ambasciata a Beirut continua a monitorare la situazione dei brasiliani, in contatto permanente, fornendo assistenza consolare di emergenza. All'inizio della giornata, era stato annunciato che un volo dell'Aeronautica militare brasiliana (Fab) decollerà dalla base dell'aeroporto Galeão di Rio de Janeiro alla volta del Libano mercoledì 2 ottobre per rimpatriare un primo gruppo di 220 persone bloccate nel paese mediorientale, dove risiedono 21.000 brasiliani.

Londra: le nostre forze hanno fatto la loro parte in Medio Oriente

Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha condannato "l'attacco dell'Iran contro Israele", affermando che ieri le forze del Regno Unito hanno "svolto la loro parte per prevenire un'ulteriore escalation in Medio Oriente". In una dichiarazione pubblicata sul suo account X, Healey ha ringraziato "tutto il personale britannico coinvolto nell'operazione per il suo coraggio e la sua professionalità" e ha assicurato che Londra sostiene "pienamente il diritto di Israele a difendere il suo paese e il suo popolo dalle minacce". Sul suo sito web, l'agenzia di stampa britannica Reuters afferma che al momento il Ministero della Difesa di Londra non fornisce informazioni su come le forze del Regno Unito siano state coinvolte.

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