Sabato 12 Ottobre 2024

Nuovo attacco alla base italiana Unifil, abbattuti due muri di demarcazione. Crosetto: "Siamo in Libano e ci rimaniamo". Israele: "Colpito per errore in scontri con Hezbollah"

Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall'esercito israeliano. Secondo qualificate fonti di sicurezza che seguono il dossier e sono in contatto con i vertici della missione dell'Onu, l'attacco è avvenuto alla base 1-31 - già colpita nei giorni scorsi - e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base. Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura

Crosetto, "siamo in Libano e ci rimaniamo"

"Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite". Lo ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo gli attacchi israeliani alle basi italiane delle missione Unifil in Libano. "Ieri - ha aggiunto Crosetto dal Kosovo dove è andato a far visita ai militari italiani - ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l'Italia non prende ordini da nessuno". «Cosa succede la prossima volta, dobbiamo rispondere?» è quanto ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto nei colloqui avuti in queste ore con Israele dopo gli attacchi alle basi dell’Unifil nel sud del Libano. «É una domanda provocatoria - ha aggiunto - per la gravità dell’atto che era avvenuto». Rispondendo ai giornalisti durante la sua visita in Kosovo, il ministro è anche tornato sulle regole d’ingaggio della missione Onu. «é un anno e mezzo che chiedo il cambio delle regole d’ingaggio, l’ho formalizzato e l’ho detto a tutti, inascoltato».

Israele: "Unifil colpito per errore in scontri con Hezbollah"

All’Idf è stato notificato che due peacekeeper dell’Unifil sono stati «inavvertitamente feriti durante i combattimenti dell’esercito contro Hezbollah» nel sud del Libano. Lo riferisce l’esercito israeliano esprimendo "profonda preoccupazione per incidenti di questo tipo». «L'Idf prende ogni precauzione per ridurre al minimo i danni ai civili e alle forze di pace. Dato il complesso e difficile ambiente operativo in cui Hezbollah usa strutture civili e Unifil come scudi, l’Idf continuerà a fare sforzi per mitigare il rischio che tali sfortunati incidenti si ripetano», aggiunge.

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