Le truppe nordcoreane che si stanno attualmente addestrando in Russia diventerebbero legittimi obiettivi militari se si impegnassero in combattimento in Ucraina, secondo la Casa Bianca. «Se questi soldati nordcoreani decidessero di unirsi alla lotta contro l’Ucraina, diventerebbero legittimi obiettivi militari», ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.
Inviati soldati nordcoreani in Russia
Gli Stati Uniti hanno confermato per la prima volta l’invio di migliaia di soldati nordcoreani in Russia. Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha affermato che "ci sono prove della presenza di truppe della Corea del Nord in Russia. Cosa stanno facendo esattamente lì? Queste sono cose che dobbiamo ancora scoprire», ha osservato. «Se sono co-belligeranti, la loro intenzione è di partecipare a questa guerra per conto della Russia. Questa è una questione molto, molto seria», ha ammesso il capo del Pentagono.
Rischio di conflitto in Ucraina
La vicenda solleva nuove preoccupazioni per il rischio di un conflitto di più ampia portata in Ucraina che coinvolga attivamente un Paese terzo. Proprio oggi Seul ha rinnovato l'allarme sulle mosse di Pyongyang perché circa 3.000 militari del Nord sarebbero già in Russia per l’addestramento, con la previsione di salire a quota 10.000 entro dicembre.
Dichiarazioni della Nato
Anche la portavoce della Nato Farah Dakhlallah ha detto che "gli alleati hanno confermato le prove di uno spiegamento di truppe della DPRK in Russia», senza identificare i Paesi. «Se queste truppe fossero destinate a combattere in Ucraina, ciò segnerebbe una significativa escalation nel sostegno della Corea del Nord alla guerra illegale della Russia e un altro segno delle significative perdite della Russia in prima linea», ha rimarcato la portavoce in una nota, anticipando che «il Consiglio Nord Atlantico discuterà ulteriormente la questione presto».
Rapporti tra Pyongyang e Mosca
Pyongyang e Mosca si sono avvicinate oltre ogni aspettativa dall’aggressione russa ai danni di Kiev lanciata a febbraio del 2022, con Seul e Washington che hanno accusato il leader Kim Jong-un di aver inviato con maggiore frequenza armi da usare nel conflitto. L’agenzia d’intelligence di Seul (NIS) ha dichiarato la scorsa settimana che il Nord aveva schierato un contingente iniziale di 1.500 soldati delle forze speciali a Vladivostok, salito ora a 3.000 unità, secondo la nuova audizione parlamentare dei vertici del NIS. La Corea del Nord ha finora negato l’invio di sue forze, ma ha difeso la cooperazione militare con Mosca.
Reazioni al vertice dei Brics
Se dal vertice dei Brics nella città russa di Kazan è emerso un appello generico ad «evitare l’escalation», la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova non ha risposto sul sostegno militare di Kim a favore dello zar: «Le forze armate della Repubblica popolare democratica coreana esistono, ma chiedete per favore a Pyongyang dove si trovano», ha tagliato corto, liquidando tutto il resto come «fake news».
Video sui social e strategie di Kim
Nel mentre si moltiplicano i video sui social dei soldati del Nord in Russia, addirittura ripresi a Mosca. Resta per il momento oscura la ragione della mossa di Kim, oltre al patto di sostegno militare reciproco firmato con Putin a giugno. I servizi segreti di Seul hanno ipotizzato che il Nord voglia assicurarsi un intervento russo nelle questioni della penisola coreana in caso di emergenza, oltre a puntare ad aiuti per affrontare le croniche lacune dell’economia e per modernizzare le forze armate.
Richiesta di tecnologia nucleare
Più netta la valutazione del capo dell’intelligence militare di Kiev (GUR), Kyryll Budanov: Pyongyang ha chiesto la tecnologia per le armi nucleari tattiche. Vuole rafforzare la sua forza di deterrenza e Mosca starebbe già provvedendo su alcuni ordigni atomici a bassa potenza e sui sistemi di lancio di missili sottomarini. Scenari complessi e affatto rassicuranti.