Giovedì 21 Novembre 2024

Putin torna a minacciare l'Ucraina: “Mosca ha varie opzioni di risposta”. Si pensa all'uso dei missili a lunga gittata

Vladimir Putin torna a minacciare l'Ucraina e il mondo occidentale, ricordando che Mosca sta preparando «varie opzioni di risposta» nel caso in cui sarà concesso a Kiev di attaccare con armi occidentali a lungo raggio i territori russi. Un’autorizzazione che tarda ad arrivare, nonostante i ripetuti appelli di Volodymyr Zelensky, che ha inserito l’uso dei missili a lunga gittata tra i punti chiave del suo 'piano della vittoria' per una «pace giusta» nel 2025. La strategia dell’Ucraina resta tuttavia incompatibile con gli obiettivi della Russia, tantomeno se prevede una minaccia alle sue basi e città coi missili Atacms e Storm Shadow. In un’intervista al canale Rossiya1, Putin ha risposto alla domanda se l’Occidente abbia compreso i rischi dell’uso di queste armi da parte di Kiev: «Non mi hanno detto nulla al riguardo, ma spero abbiano recepito il messaggio. Perché, naturalmente, dobbiamo anche prendere delle decisioni». Il ministero della Difesa russo sta valutando una risposta appropriata, ha aggiunto il presidente russo, sostenendo che l’Ucraina non potrebbe usare tali armi autonomamente, ma necessiterebbe del coinvolgimento della Nato, con missioni di ricognizione aerea e operazioni tecniche che l’esercito ucraino non può eseguire. Se questo passo fosse intrapreso, «dovremo reagire adeguatamente. Come, quando e dove esattamente reagire - è troppo presto per parlarne ora. Ma certamente, il nostro ministero militare sta riflettendo su questo e proporrà varie opzioni di risposta». L’uso delle armi a lungo raggio in Russia è stato uno dei temi centrali del recente tour in Europa di Zelensky, insieme alla richiesta di adesione dell’Ucraina nella Nato. Tuttavia, gli alleati occidentali esitano a dare luce verde, dopo che Mosca ha avvertito che un tale sviluppo significherebbe portare la Nato «in guerra» con Mosca, minacciando rappresaglie che non escluderebbero l’uso di armi nucleari. Nel frattempo, l’Ucraina denuncia un allargamento del conflitto alla Corea del Nord, accusata di aver inviato truppe in Russia pronte per essere schierate nell’invasione. «Nel giro di pochi giorni, i soldati nordcoreani potrebbero scendere in campo contro l’Ucraina. E l’Ucraina potrebbe presto essere costretta a combatterle in Europa», ha dichiarato Zelensky, evidenziando come la «mancanza di decisioni più incisive da parte dei nostri partner» stia incoraggiando Putin a investire ulteriormente nel «terrore». Un chiaro riferimento al tema delle armi a lunga gittata, di cui l’Ucraina sostiene di aver bisogno per «motivare» Mosca a cercare la pace. Il fronte resta difficile per le forze di Kiev, che continuano a perdere terreno nel Donetsk: il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver «liberato l’insediamento di Izmailovka», a pochi chilometri a nord del polo industriale di Kurakhove e della città di Kurakhivka, nodo chiave su una prima linea che Mosca sta tentando di circondare.

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