E’ Naim Qassem il nuovo leader di Hezbollah. Lo ha riferito la tv al Manar dello stesso movimento armato libanese. Qassem, 71 anni, originario del sud del Libano, ha ricoperto a lungo la carica di vice segretario generale del partito sciita libanese. Nonostante questo incarico formalmente di rilievo, Qassem è stato da più parti considerato una figura di secondo ordine rispetto al defunto leader, Hasan Nasrallah, e a quello che per diversi anni era stato indicato come suo successore, Hashem Safieddin. Sia Nasrallah che Safieddin, entrambi uccisi da Israele, erano sayyid, ovvero appartenevano alla schiera dei 'discendenti del profeta Maometto', una vera e propria nobiltà morale e politica nello sciismo politico. Qassem - che indossa il turbante bianco, non un sayyid ma uno shaykh - è una figura di rispetto che però non detiene quella autorità religiosa e politica dei sayyid, che indossano il turbante nero.
Chi è Naim Qassem
Naim Qassem è un leader di spicco di Hezbollah ed è attualmente al vertice dell’organizzazione come capo ad interim dopo la morte di Hassan Nasrallah. Qassem è uno dei membri fondatori e ideologi del movimento sciita libanese e ha servito come vice segretario generale dal 1991. Pur non essendo un sayyid, è noto come shaykh e indossa il turbante bianco, che lo distingue simbolicamente dai leader di lignaggio profetico, i quali portano il turbante nero. Nella sua carriera, Qassem ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo della strategia politica e militare di Hezbollah. Prima di salire alla guida del movimento, Qassem ha svolto funzioni fondamentali nel Consiglio della Shura dell'organizzazione, contribuendo alle decisioni più importanti del gruppo. Inoltre, ha spesso rappresentato Hezbollah nelle relazioni esterne e ha mantenuto un atteggiamento intransigente nelle sue dichiarazioni pubbliche contro Israele. La sua leadership è considerata una mossa stabilizzante in un momento delicato per il movimento, con l’obiettivo di mantenere l’unità interna e proseguire la strategia di resistenza.