In risposta ai crescenti attacchi missilistici e con droni russi, il Pentagono sta inviando in Ucraina più di 500 intercettori per il sistema di difesa missilistico Patriot e per il National Advanced Surface-to-Air Missile System, o NASAMS, il cui arrivo è previsto nelle prossime settimane, secondo un alto funzionario dell’amministrazione citato dal Wall Street Journal. L’esito elettorale ha innescato uno sprint finale per le forniture all’Ucraina prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Secondo un funzionario statunitense, tali spedizioni dovrebbero soddisfare le esigenze di difesa aerea dell’Ucraina per il resto dell’anno.
Ieri l’amministrazione ha detto che avrebbe inviato «un piccolo numero di appaltatori» per aiutare l’Ucraina a riparare e mantenere gli F-16 e altri sistemi, ha detto il funzionario del Pentagono. Gli appaltatori arriveranno nei prossimi mesi e lavoreranno lontano dalle linee del fronte. Ancora ad agosto, l’amministrazione Biden aveva respinto tale iniziativa, ma da allora un numero sempre maggiore di sistemi è diventato inutilizzabile a causa della mancanza di personale qualificato in grado di ripararli o sottoporli a manutenzione. «Garantire che questi sistemi d’arma rimangano in grado di svolgere la loro missione è fondamentale per la difesa dell’Ucraina dall’aggressione russa», ha affermato il Pentagono in una nota.
Diversa la questione per i missili ATACMS, con una gittata di oltre 300 chilometri, che consentirebbero di effettuare attacchi ben dietro le linee del fronte russo. Il Pentagono è stato riluttante a inviare altri ATACMS, sostenendo che la Russia ha spostato aerei e altri obiettivi di valore fuori dalla portata. L’amministrazione Biden si è rifiutata di consentire alle forze ucraine di usare i missili per colpire la Russia stessa.
Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha respinto una recente richiesta del Presidente Volodymyr Zelensky di dare priorità alla consegna dell’ATACMS ucraino rispetto ad altri acquirenti, secondo due funzionari statunitensi e un consigliere del governo ucraino. Rompere accordi di lunga data con altri clienti sarebbe «chiedere troppo», ha detto Austin a Zelensky, secondo uno dei funzionari.
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