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Biden vuole altri 24 miliardi per Kiev. Musk: "Non va bene". E l'Europa si divide sulla guerra

Altri 24 miliardi di dollari: è l’ammontare degli aiuti che, secondo alcuni media americani, il presidente Joe Biden intende assicurare all’Ucraina. Un ultimo appello al Congresso prima di lasciare la Casa Bianca, per ricostituire le scorte di armamenti statunitensi e rafforzare il sostegno militare a Kiev. La decisione punta a preparare il terreno a un possibile cambio di approccio della nuova amministrazione guidata da Donald Trump, il quale non ha commentato, ma ha visto il disappunto del suo alleato Elon Musk: «Questo non va bene», ha scritto l’imprenditore su X.

Kiev prepara una strategia negoziale

Mentre le parti si preparano a confrontarsi con la nuova amministrazione americana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che «solo un sostegno costante all’Ucraina e una pressione crescente sulla Russia» potranno garantire «una pace sostenibile e affidabile». Tuttavia, Kiev comincia a ventilare possibili concessioni.

Il capo di gabinetto ucraino, Andrii Yermak, ha indicato come possibile punto di partenza per i negoziati il ripristino della situazione territoriale al 23 febbraio 2022, vigilia dell’invasione russa. Questo includerebbe il controllo russo della Crimea e parte delle regioni di Donetsk e Lugansk sotto le bandiere delle autoproclamate repubbliche filorusse.

Crescono le divisioni in Europa

L’insediamento imminente di Trump rende più assertivi i governi europei critici del sostegno militare all’Ucraina. Il premier ungherese Viktor Orban e il primo ministro slovacco Robert Fico si mostrano più vicini a Mosca. Fico, in particolare, ha accettato l’invito di Vladimir Putin a partecipare nel maggio 2025 alle celebrazioni per l’80º anniversario della vittoria sul nazismo.

Diversamente, i tentativi del cancelliere tedesco Olaf Scholz di dialogare con Putin non hanno migliorato le relazioni tra Germania e Russia. Mosca ha espulso due giornalisti del gruppo televisivo tedesco Ard, accusando Berlino di aver imposto restrizioni ai corrispondenti russi, affermazioni respinte dal governo tedesco.

L’Asia entra nel quadro del conflitto

Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha incontrato il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol per discutere delle truppe nordcoreane in Russia e del trasferimento di armi e tecnologie tra Mosca e Pyongyang. La collaborazione tra Russia e Corea del Nord desta preoccupazione in Seul, che cerca alleanze pratiche per contrastare queste dinamiche.

Situazione sul campo

Sul terreno, Kiev ha attaccato la Crimea con decine di droni e missili, puntando alla base aerea di Belbek, già obiettivo di precedenti attacchi. Non si hanno conferme sugli eventuali danni. Nel frattempo, le forze russe continuano l’avanzata nell’est dell’Ucraina, rivendicando la conquista del villaggio di Novaya Ilyinka, nella regione di Donetsk.

Putin in visita in Kazakhstan

Il presidente russo Vladimir Putin ha iniziato una visita di Stato di due giorni in Kazakhstan, Paese definito un «amico fedele», con il quale la Russia ha un interscambio commerciale di quasi 30 miliardi di dollari e importanti investimenti per 13 miliardi di dollari.

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