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I ribelli puntano Damasco, sono a 20 km dalla capitale. Voci di fuga (smentite) su Assad. Alla Farnesina riunione sull'emergenza Siria

L'esercito si ritira dalla zona al confine con Israele e da Palmira, gli insorti avanzano a est di Homs

Riunione alla Farnesina sull'emergenza Siria con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In collegamento, secondo quanto apprende l'ANSA, ci saranno gli Ambasciatori a Damasco, Doha, Tel Aviv, Amman, Beirut, Teheran, Baghdad, Abu Dhabi, Cairo, Riad, Ankara, Mosca e Santa Sede. Si discuteranno, secondo quanto si apprende ancora, le iniziative politiche e diplomatiche in corso in queste giornate per giungere il più velocemente possibile a una cessazione delle operazioni militari, ed anche dell'evacuazione dei religiosi e degli italiani dalla Siria.

Funzionari dell'opposizione siriana hanno riferito che l'esercito regolare ha iniziato il ritiro questa mattina dal distretto di Quneitra, al confine con Israele e anche le forze militari russe hanno iniziato a evacuare le loro posizioni al confine. I ribelli hanno annunciato subito dopo la conquista della zona e hanno postato video davanti alla stazione centrale della polizia.

Presidenza siriana: "Assad è a Damasco"

«Alcuni media stranieri stanno diffondendo voci e notizie false sul presidente Bashar Assad che avrebbe lasciato Damasco», si legge nel comunicato. «La presidenza della Repubblica araba siriana smentisce tutte queste voci. Sono solo tentativi di fuorviare e influenzare lo Stato e la società della Siria», si aggiunge, puntualizzando che le attività e le situazioni legate al presidente Assad sono diffuse dalle piattaforme della Presidenza e dei media nazionali siriani.

I ribelli siriani a 20 km da Damasco

I ribelli siriani hanno annunciato di aver preso il controllo della città di Sanmin nelle campagne di Daraa, situata a circa 20 chilometri a sud della capitale Damasco. Gli insorti avanzano anche a est di Homs e prendono la località chiave di Qaryatayn, 160 km a nord-est della capitale, lungo la strada che collega Homs con la Badiya, la zona stepposa dove sorge Palmira al centro della Siria. Hezbollah ha inviato circa 2mila uomini proprio nella zona di Homs, vicino al confine col Libano, per resistere all'offensiva degli insorti.

Nel mentre fonti dell'opposizione siriana, citate dall'emittente israeliana, hanno rilasciato filmati in cui si vede l'esercito regolare che si ritira dal villaggio di Jabba a Quneitra. Questa mattina l'esercito siriano aveva ammesso di essersi ritirato dai distretti di Daraa e di al-Sawidaa sui monti abitati dai drusi, nel sud della Siria, in seguito all'avanzamento dei ribelli sunniti. Nella zona decine di militari governativi hanno deciso di disertare e di arrendersi alle autorità druse locali. "Preferiamo arrenderci qui che tentare la fuga", afferma un disertore intervistato da una webtv locale.

Secondo i media arabi, le forze governative siriane hanno iniziato a ritirarsi anche dalla base aerea T-4 nei pressi dell'antica città di Palmira, nel governatorato di Homs. Il T-4, noto anche come Tiyas, è uno dei due aeroporti principali (l'altro è l'aeroporto internazionale di Damasco) in cui spesso atterrano le compagnie aeree cargo iraniane che trasportano armi destinate a Hezbollah in Libano. Secondo l'intelligence israeliana, le armi vengono tenute nei magazzini della zona prima di essere trasportate in Libano. Negli ultimi anni Israele ha attaccato più volte la base aerea T-4.

L'Iran ha iniziato intanto a evacuare i comandanti militari di alto rango e altri funzionari dalla Siria, tra cui capi della forza Quds del corpo delle guardie rivoluzionarie, diplomatici con le loro famiglie e civili. Le evacuazioni sono iniziate venerdì mattina, secondo quanto riferisce il New York Times citando funzionari regionali e iraniani. Il quotidiano statunitense riporta che alcuni funzionari hanno lasciato la Siria in aereo, mentre altri sono partiti via terra diretti in Libano, Iraq e nella città portuale siriana di Latakia.

Anche la Giordania esorta i suoi cittadini a lasciare la Siria "il prima possibile" e Washington invita i propri concittadini a lasciare immediatamente il Paese "fin quando sono ancora disponibili opzioni di voli commerciali". Il Dipartimento di Stato avverte che "la situazione della sicurezza continua ad essere instabile e imprevedibile con scontri attivi tra gruppi armati in tutto il paese" ed esorta "i cittadini statunitensi a lasciare la Siria ora".

Israele si prepara, "possibile che l'esercito di Assad crolli"

L'Idf ha annunciato che rafforzerà ulteriormente le alture del Golan, vicino al confine siriano, dove i ribelli sunniti stanno avanzando. Il governo - riferisce l'emittente pubblica Kan - dovrebbe riunirsi questa sera e anche domenica, poiché l'establishment della sicurezza teme che i ribelli raggiungano il sud della Siria, al confine di Israele sulle alture di Golan. Una fonte israeliana ha aggiunto: "Le possibilità che l'esercito di Assad crolli sono aumentate".

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