Domenica 22 Dicembre 2024

Pioggia di missili ipersonici e droni sull'Ucraina, la risposta di Mosca agli Atacms

This handout photo courtesy of the US Department of Defense taken on December 14, 2021 shows the US Army conducting live fire tests of the Army Tactical Missile System (ATACMS) at the White Sands Missile Range in New Mexico. US President Joe Biden has authorized Ukraine to use long-range American missiles, such as ATACMS, against military targets inside Russia, a US official told AFP on condition of anonymity, confirming media reports. (Photo by John Hamilton / DoD / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / JOHN HAMILTON / US DEPARTMENT OF DEFENSE" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

«È uno dei più grandi attacchi contro il nostro settore energetico». L’Ucraina accusa le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica, denunciando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai già sotto lo zero. Kiev parla di quasi 200 droni e 94 missili sparati nella notte contro varie regioni del Paese, compresi i razzi ipersonici Kinzhal e uno nordcoreano: una pioggia di ordigni come quelle che già negli scorsi inverni hanno lasciato milioni di civili ucraini al gelo, senza luce e senza acqua nelle case. E che per l’Onu presentano «ragionevoli motivi» per parlare di «violazioni dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario».

La versione della Russia

La versione della Russia di Putin è che il bombardamento sia una risposta all’uso di armi americane a lungo raggio. Cioè ai missili Atacms con i quali le forze ucraine hanno preso di mira pochi giorni fa una base aerea a Taganrog. «Questo attacco non rimarrà senza risposta», aveva tuonato allora Mosca pur sostenendo nella sua narrazione di aver abbattuto tutti e sei i missili. Il Cremlino intanto si scopre in sintonia con Trump, almeno per la parte dell’intervista al magazine Time in cui il futuro inquilino della Casa Bianca si è scagliato contro l’uso in Russia di missili di produzione americana. «Disapprovo con forza il fatto di lanciare missili centinaia di miglia dentro la Russia», ha detto Trump. Una posizione che «coincide completamente» con quella di Mosca, ha sottolineato il portavoce di Putin, aggiungendo però che ritiene per ora impossibile sapere se il tycoon repubblicano revocherà il permesso a Kiev di lanciare gli Atacms in Russia.

Nuove tensioni internazionali

Il Cremlino si è più volte scagliato contro il lancio in Russia dei missili occidentali. E a fine novembre ha annunciato di aver reagito a questa mossa sparando sull'Ucraina un nuovo razzo balistico ipersonico: l'Oreshnik. Un missile che secondo due funzionari Usa interpellati due giorni fa dall’Afp la Russia potrebbe presto lanciare di nuovo contro l’Ucraina. Forse già nel fine settimana, secondo una fonte del Consiglio di sicurezza americano sentita dal Financial Times. Manca ormai poco più di un mese al ritorno alla Casa Bianca di Trump, che dice di voler mettere immediatamente fine alla guerra e critica il sostegno militare americano all’Ucraina invasa dalle truppe di Putin. Molti osservatori ritengono che i soldati russi stiano cercando di strappare quanto più territorio possibile all’Ucraina, e Biden stia cercando di rafforzare militarmente Kiev (gli Usa hanno annunciato nuove forniture di armi da 500 milioni di dollari) prima del cambio al vertice a Washington. Difficile però dire cosa succederà con Trump di nuovo al potere.

Escalation e danni

La Russia di Putin, pur affermando a parole di volere «la pace», continua anche a dire di voler raggiungere «tutti» i suoi «obiettivi» in quella che chiama l’operazione militare speciale in Ucraina. Mentre per quanto riguarda la possibilità di truppe europee che monitorino il rispetto di un’eventuale futura tregua, afferma che è presto per parlarne ma che «tutto questo può e deve essere discusso nei negoziati». La strada verso la pace appare però ancora in salita. E i raid contro le strutture energetiche ucraine non riducono certo le tensioni. Anzi. Kiev ha sostenuto di aver abbattuto 81 missili su 94 e che almeno 191 droni su 193 non siano andati a bersaglio. Ma le autorità locali hanno denunciato danni a diverse infrastrutture energetiche e blackout nelle regioni di Leopoli e Ternopil - dove metà oblast sarebbe senza elettricità - mentre un’altra regione dell’Ucraina occidentale, quella di Ivano-Frankivsk, ha definito l’attacco «il più massiccio dall’inizio della guerra».

Crisi nucleare e infrastrutturale

L’Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha riferito che cinque reattori nucleari ucraini su nove hanno dovuto ridurre la loro potenza a causa dei raid. Mentre la società privata Dtek ha parlato di «gravi danni» alle «attrezzature delle centrali termiche». «Ecco il piano di pace di Putin: distruggere tutto. Ecco come vuole i negoziati: terrorizzando milioni di persone», ha accusato il presidente ucraino Zelensky, che è tornato a chiedere più sistemi di difesa aerea.

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