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Ritrovata Sheila Fox, scomparsa nel 1972 a 16 anni a causa di "una relazione con un uomo maturo"

Sheila Fox

Una donna britannica sparita 52 anni fa, Sheila Fox, oggi 68enne, è stata ritrovata viva e vegeta dopo che la polizia aveva pubblicato un appello con una sua fotografia sgranata risolvendo così uno dei casi di persone scomparse rimasti più a lungo insoluti nella storia del Regno Unito. Fox svanì nel nulla a 16 anni quando viveva con i genitori nella città inglese di Coventry, nel lontano 1972. Fra le ipotesi fatte allora per la decisione di lasciare tutto che sconvolse la sua famiglia, quella di una relazione avviata con un uomo maturo, ribadita in queste ore da alcuni tabloid.

La polizia delle West Midlands aveva deciso di recente di riaprire il "cold case" con un’iniziativa concentrata sui social media e capace di raggiungere moltissime persone, perfino la diretta interessata. Poche le informazioni sul suo conto che, per questioni di privacy, sono emerse: Fox vive attualmente in un’altra parte del Regno, lontano quindi dalla sua città di origine.

«Una singola foto di Sheila risalente al periodo della sua scomparsa è stata trovata dagli agenti che indagavano e pubblicata sul nostro sito web e sui social media. Nel giro di poche ore dall’appello, diverse persone hanno fornito informazioni che hanno portato la nostra unità a lei», ha detto un portavoce della polizia.

Dopo la sorprendente notizia del ritrovamento di Sheila Fox, scomparsa 52 anni fa, si riaccendono i riflettori su un altro caso di lunga data, quello di un'altra Sheila Fox inglese, scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale all'età di sei anni. La piccola Sheila, originaria di Farnworth, Lancashire, fu vista l'ultima volta il 18 agosto 1944 mentre usciva dalla scuola. Testimoni dell'epoca riferirono di averla vista in compagnia di un uomo su una bicicletta, ma da quel giorno non fece più ritorno a casa.

Nonostante decenni di ricerche e indagini, il caso rimase senza soluzione. Sheila venne soprannominata "La Ragazza nel Mac Verde" dai media, e il suo caso fu trattato come una persona scomparsa in assenza di prove definitive di omicidio o del ritrovamento del corpo. Nel 1948, le autorità tentarono di collegare la sua scomparsa a un uomo sospettato di altri crimini, ma senza successo.

L'interesse per il caso si riaccese nel 2001, quando la polizia ricevette nuove informazioni riguardanti Richard Ryan, un residente della zona al tempo della scomparsa di Sheila. Ryan, con precedenti per violenza, fu sospettato di aver potuto giocare un ruolo nella scomparsa della bambina. Gli scavi condotti nel 2001 presso la sua proprietà, tuttavia, non portarono alla luce alcuna prova che potesse collegarlo al caso.

La famiglia e i vicini di Sheila, profondamente colpiti dalla sua scomparsa, hanno mantenuto la speranza e continuato a speculare sul suo destino per anni. Questo caso, come quello di Sheila Fox ritrovata dopo decenni, rimane uno dei misteri più profondi e dolorosi della storia criminale britannica.

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